• Israele: le prime crepe nel governo Netanyahu

    In Israele, nella giornata di sabato 25 marzo, arriva la prima dichiarazione di dissenso all’interno del governo di estrema destra di Benjamin Netanyahu sulla riforma della magistratura. È il ministro della Difesa Yoav Gallant ad invitare i ministri a fare passi indietro sulla riforma. E la dichiarazione è un ammissione di quanto sia lacerante l’opposizione nel paese ma anche nella magistratura: «La divisione sempre più profonda sta penetrando nelle istituzioni militari e di difesa. Questo è un pericolo chiaro, immediato e reale per la sicurezza di Israele». Le imponenti manifestazioni in diverse città israeliane anche di oggi sono per evitare che si arrivi, da una parte, a limitare i poteri della Corte Suprema di pronunciarsi contro i poteri legislativo ed esecutivo e, dall’altra, a dare maggiore potere all’esecutivo nella nomina dei giudici. Ricordiamo che Netanyahu è ancora sotto processo per corruzione. Per questa riforma sono preoccupati tutti gli alleati occidentali di Israele.

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