
Psycho Killer: un romanzo in cui realtà, sogno e letteratura si mescolano, creando atmosfere sorprendenti e facendoci incontrare con personaggi e situazioni inattese.
Il romanzo di Amy Policino si apre con la narrazione della storia di Michele Amaro, (mai cognome fu più indicativo), un produttore televisivo che sembra quasi prigioniero del suo cinismo e della sua smania di potere. Il suo modo di muoversi nel mondo sembra sempre deciso, chiaro e netto; i rapporti, anche quelli che vengono dal passato, sono tutti funzionali ai suoi scopi e l’interesse per gli altri è limitato e poco empatico.
Michele Amaro, con una marcata capacità ad essere leader nel suo gruppo di lavoro, si muove a Roma, città nella quale ha costruito la sua tana e la sua casa, affascinante ed inquietante insieme, che si affaccia su Castel Sant’Angelo e risulta quasi dominata e controllata dallo sguardo dell’angelo che entra nelle sue segrete stanze.
Citazione 1
Seduto alla scrivania del suo ufficio, davanti ai tanti dispositivi aperti, Michele Amaro continuava a leggere dialoghi che non gli piacevano. Infinita spazzatura da analizzare, sistemare, strutturare.
Amy Pollicino ci prende per mano nella sua narrazione e ci porta con attenzione verso il punto in cui tutto quello che nel suo romanzo appariva saldo e chiaro viene messo in discussione; la letteratura e la parola narrata tornato a giocare con sé stesse, mostrandoci la forza del costruire mondi paralleli, coerenti e potenti in cui anche le dimensioni spazio/temporali possono essere artefatte.
Citazione 2
Passeggiavano nel parco dell’università. Seppure con garbo, Michele non esitò a dirle cosa pensava delle sue poesie. Fece un tale sforzo di concentrazione che impallidì tanto da sembrare malato. Giovanna non osò farglielo notare e Miche andò subito al cuore della discussione.
Nella vita di Michele Amaro, giunto quasi al limite estremo del suo cinismo e reso dubbioso sulle scelte della sua vita dalla scomparsa di persone a lui care, è come se si aprisse una porta (il suggerimento proviene anche dalla copertina) e un altro mondo si aprisse davanti ai suoi occhi; tutta la sua esistenza assume una piega inattesa. Il mondo di Michele cambia; la dimensione onirica e quella reale si intersecano, anche se sono sempre narrate dal punto di vista del protagonista. La letteratura, le suggestioni e la vita si mescolano in un cammino pieno di soprese.
Citazione 3
“Sia fedele alla sua natura, signor Amaro. Non si accontenti. Non accetti mai di avere meno di quello che può avere, e soprattutto non accetti mai di essere meno di quello che può essere. Ora devo andare. Avremo altre occasioni per filosofeggiare, io e lei”.
Michele inizia un suo particolarissimo dialogo con personaggi che escono dal mondo della letteratura e iniziano a circolare nelle sale e nelle stanze dell’Hotel Quirinale; grandi scrittori come Francis Scott Fitzgerald o Gabriele D’Annunzio aleggiano negli spazi; Rose, una misteriosa donna, che sembra senza passato e senza futuro, diventa l’unico punto di riferimento per Michele Amaro che attraversa il suo mondo interiore e i suoi fantasmi per cercare una via d’uscita all’amarezza della sua vita.
Citazione 4
Nel dormiveglia sentiva ancora vivo e forte il desiderio per Rose. Ne riconosceva la forma dentro di sé. Ma dov’era lei ora? Troppe cose gli martellavano in testa. L’aveva tenuta stretta, e la sentiva respirare come se fosse ancora stesa accanto a lui. Era la prima donna che avesse amato in modo adulto, doloroso.
In Psycho Killer, con una continua attenzione anche ai linguaggi del cinema e della musica, Amy Pollicino sa orchestrare una vicenda in cui la letteratura riesce a giocare con sé stessa, anche servendosi dei propri miti.
Antonio Fresa
Amy Pollicino
Psycho Killer
Giulio Perrone Editore, 2021
Pagine 284
€ 18,00
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