Astrologia 3. Il Rinascimento. Dai Medici a Nostradamus si discute della valenza del sapere astrologico

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venerdì, 20 gennaio 2012

Il Rinascimento fu per l' un periodo di grande rinascita che andò di pari passo con la riscoperta del sapere classico e la sua rinnovata divulgazione.
La traduzione di opere come il “”, summa del sapere Occulto, catalizzarono l'attenzione dei contemporanei verso una conoscenza che riemergeva da un passato mitico ed in cui si cercò risposta alle tante contraddizioni del presente.
Tutto il periodo rinascimentale fu animato da intenso dibattito sul reale valore dell' Astrologia, a volte la discussione si trasformò in scontro aperto, si fronteggiarono infatti differenti opinioni che possono essere riassunte in quattro filoni principali rispetto ai personaggi che li animarono:

1) nel primo si possono far rientrare coloro i quali ritenevano l'Astrologia un sapere valido a 360°  e quindi utile ad illuminare tutti gli aspetti della vita, sia quella individuale sia quella associata.
2) nel secondo rientrano gli avversari dell'Astrologia predittiva individuale ritenuta una blasfemia rispetto la religione, ma stranamente considerata utilissima ed efficace in diversi campi a partire dalla medicina e dall'agricoltura.
3) nel terzo rientrano alcuni potenti dell'epoca che utilizzarono la rinata Astrologia per giustificare il loro potere e renderlo mitico.
Va ricordata a questo proposito la famiglia dei a Firenze che animata da un interesse strumentale al proprio potere ed alla leadership, contribuì ugualmente ad aumentare l'attenzione verso questo sapere e quindi alla sua divulgazione.
4) nel quarto troviamo i , cioè coloro i quali con argomentazioni razionali e scientifiche ingaggiavano feroci duelli verbali e scritti con i sostenitori dell'Astrologia sostenendo l'assoluta inattendibilità di questa disciplina.
Questo ultimo filone andrà via via prendendo sempre più forza fino a quella che molti indicano come la fine dell'Astrologia nell'Età Moderna ad opera della scienza.

Elencare precisamente gli appartenenti all'una o all'altra categoria sopraelencata non è impresa facile, i confini tra un'opinione e l'altra sono spesso labili e difficili da tratteggiare, è comunque interessante dare un breve e semplice resoconto dei principali animatori del dibattito e farsi così un'idea del periodo rinascimentale basandosi sui principali autori e studiosi di Astrologia.

Un posto a parte in questa catalogazione spetta alla nobile famiglia fiorentina dei Medici a cui si deve un impulso straordinario nello studio e divulgazione del sapere Esoterico ed Astrologico.
Ad opera di Cosimo dei Medici fu fondata all'incirca nel 1438 la Nuova Accademia Platonica che raccolse alcuni tra i principali sapienti dell'epoca che con i loro studi animarono la ricerca in tutti i campi dello scibile umano compreso quello Astrologico.
Sempre grazie ai Medici l'Astrologia entrò a far parte dell'Arte Rinascimentale quando la nobile famiglia fece infatti decorare con un affresco astrologico la della sacrestia vecchia di San Lorenzo.
Il dipinto rappresenterebbe un preciso momento storico legato a Firenze e ai Medici, gli studiosi dell'Arte non sono però ancora riusciti a stabilire concordemente il giorno ed il significato legato all'opera.

Un nome importante da ricordare è quello di (1433-1499) che per mandato di Cosimo dei Medici tradusse il “Corpus Ermeticum”, leggendario testo contenente la summa del sapere Ermetico e risalente secondo la leggenda al dio Egizio Ermete Trismegisto.
Ficino è una figura controversa, per taluni aspetti uomo del suo tempo legato a superstizioni e saperi trascendenti per altri precursore del pensiero razionale e filosofo di raffinata sensibilità.

Altra figura che svetta in questo periodo è quella di (1463-1494), acerrimo avversario dell'Astrologia può essere considerato tra le figure che posero le basi del moderno ragionamento scientifico.
Nei suoi scritti insiste continuamente sull'indipendenza dell'uomo da forze trascendenti di qualsivoglia origine tra cui ovviamente l'Astrologia. Un'indipendenza del genere umano che a quell'epoca destò l'attenzione non troppo amichevole delle gerarchie ecclesiastiche.
Da ricordare a proposito di Pico della Mirandola la predizione sulla durata della sua vita che fece un suo accanito avversario il medico , il quale scrisse che Pico non avrebbe superato i 33 anni, effettivamente a 32 anni si concluse la sua intensa vita ed alcuni videro in questo la conferma delle teorie astrologiche del Bellanti.

Altro personaggio leggendario a metà strada tra Occultismo e Scienza moderna è Michel de Notredame alias (1503-1566), in quest'uomo e la sua leggenda si condensano infatti tutte le contraddizioni del periodo Rinascimentale.
Egli fu infatti prima di tutto un ottimo medico con teorie innovative sull'uso delle vitamine e sulla pulizia e sterilizzazione degli ambienti, contributi in modo notevolissimo con il suo lavoro a combattere le endemiche epidemie del periodo storico in cui operò.
In parallelo alla sua attività di guaritore e scienziato fu pure un occultista ed esperto di Astrologia e ha lasciato dei misteriosi, quanto indecifrabili, versetti chiamati “” che conterrebbero i principali eventi del futuro.
A lui è legata una predizione che è passata alla storia ed al mito: la morte di Enrico II di Francia in un incidente avvenuto durante un torneo nel 1556.
Nonostante anche in questo caso le parole usate per descrivere quanto sarebbe accaduto siano criptiche ed allusive, sembrerebbe che effettivamente Nostradamus abbia indovinato il crudele destino di questo grande di Francia.

In questo breve ed incompleto elenco non poteva mancare un personaggio che giganteggia nel Rinascimento Tedesco ed Europeo sia per la sua opera, sia per l'eredità che ha lasciato: Paracelso.
Come Nostradamus questo grande filosofo, medico ed alchimista si colloca a metà strada tra scienza moderna ed antico sapere Ermetico, la sua vastissima opera ed i suoi studi sulla chimica e medicina influenzano a tutt'oggi alcune medicine alternative come la Spagiria e l'Omeopatia.
Il suo rapporto con l'Astrologia fu molto stretto, egli infatti riteneva che un buon medico non potesse in alcun modo evadere da una conoscenza profonda degli astri e della loro influenza sugli esseri umani.
Le sue teorie sono complesse ed affascinanti ed a mio parere andrebbero approfondite anche oggi perché si potrebbero trovare nuovi spunti di studio e conoscenza.

Per finire bisogna ricordare il salto di qualità che durante il Rinascimento fece tutto l'ambito tecnico riguardante l'Astrologia, i nuovi studi e le scoperte matematiche furono applicate ai calcoli degli Oroscopi, rendendoli più sicuri ed esatti.
Le Tavole delle Case e delle Direzioni furono ampliate per precisione e dati, rendendo cosi il lavoro oroscopico più gratificante e preciso.
Inoltre le nuove scoperte e miglioramenti della stampa permisero agli Oroscopi di varcare la soglia dei salotti aristocratici e cominciare quel percorso divulgativo che non si è mai interrotto portando l'Astrologia da fenomeno elitario riservato ai Principi a fenomeno di massa aperto a tutti.
Roberto Rindone

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