Bayliss sale in cattedra ad Assen

motociclismo
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L'australiano domina entrambe le gare in terra olandese e allunga in campionato. Bene anche , due volte sul podio e secondo in classifica generale, crisi profonda per .

“Vincere sarà difficile visto che ci sono 5 -6 piloti che hanno un gran passo”. Questo il commento rilasciato ieri da un Troy dubbioso, nonostante la conquista della superpole. Alla luce delle strepitose gare disputate oggi dal due volte campione del mondo australiano c'è da chiedersi quali magie avrebbe compiuto se fosse stato più ottimista. Il trentanovenne Troy non ha infatti lasciato scampo agli avversari guidando senza sbavature in uno dei circuiti più tecnici del campionato, dove la fisicità del pilota fa ancora molta differenza.

Le due vittorie odierne consentono a Bayliss di allungare il passo sui propri inseguitori: sono infatti settanta i punti di vantaggio sul secondo in classifica, un agguerritissimo Carlos Checa capace di portare la sua Honda sul podio in entrambe le gare, e addirittura 89 dal connazionale Troy Corser.

Chi invece ha già detto addio al mondiale è Max Biaggi, clamorosamente escluso dalla superpole di ieri – era diciottesimo – e autore di due gare nelle quali ha potuto solo “remare”. Alla fine chiuderà gara 1 in decima posizione, gara 2 in dodicesima. Un week end disastroso per il pilota romano, chiamato a trovare al più presto una cura per lo scarso feeling con l'anteriore in curva.

Al via di Gara 1 Bayliss sfrutta la massimo la propria superpole presentandosi davanti a tutti alla prima curva; alle sue spalle il (solito) mucchio selvaggio composto dai (soliti) noti: Checa, Kagayama, Haga, Neukirchner e . Il primo colpo di scena al secondo giro quando Noriyuki Haga tenta il sorpasso su Ruben Xaus. I due si toccano e finiscono per terra: gara finita per il giapponese, corsa compromessa per lo spagnolo per terminerà sedicesimo e fuori per un soffio dalla zona punti. Anche Fonsi , fino ad oggi secondo nel mondiale, chiude anzitempo la propria gara a causa di una scivolata quando era in sesta posizione.

Alla fine la spunta Yuko Kagayama, che con una super Suzuki sopravanza  Bayliss al quinto giro e cerca di allungare per poter poi amministrare l'eventuale decadenza delle gomme. Ma Bayliss non molla e attende pazientemente l'avversario al varco. Varco che si spalanca al tredicesimo giro quando Kagayama, in crisi di gomme, sbanda vistosamente all'uscita di una curva, perdendo di botto tre posizioni a favore  nell'ordine di Bayliss, Neukichner e Checa.

Mentre l'australiano cavalca verso la vittoria, Checa e Neukirchner danno vita a un bel duello, questa volta senza cadute, che sarà vinto dalla spagnolo. Da sottolineare la bella stretta di mano tra i due al traguardo dopo le roventi polemiche seguite all'incidente innescato da Checa tre settimana fa in Spagna che aveva procurato la frattura di una clavicola al pilota tedesco.

Alle spalle di Neukirchner giungono poi Kagayama e Corser, con l'unica Yamaha superstite.

Gara 2 è ancora più avvincente con Bayliss che questa volta non cede il primato neppure per un giro augurandosi che l'ispiratissimo Haga ceda, prima o poi. Il giapponese rimane però incollato alle gomme dell'australiano dando vita a una corsa e a un ultimo giro da cardiopalma, dove cuore e coraggio contano più di tutto. “E' stata dura e ho finito la corsa stanco come non mai – ha commentato Bayliss al traguardo – ma è stata una giornata perfetta: pole e doppietta, grazie Ducati!”  [1]

Ancora un'ottima prestazione per Carlo Checa, che conferma la competitività della Honda e conquista il secondo posto del mondiale e per Ruben Xaus che, deluso dal risultato di gara 1, ha condotto una gara tutta all'attacco.

La prossima gara è prevista per l'11 maggio a Monza.

Alessandra Rossi

[1] www.motonline.com

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