Bayliss sfata la maledizione di Brno

motociclismo circuito

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L'australiano si impone in entrambe le gare e consolida la propria posizione in campionato. Bene anche il compagno di squadra , sempre a podio, e che conferma di trovarsi a suo agio su questa pista.
Il nono round del ci regala l'ennesima impresa di Troy che trionfa a , la pista sulla quale fino ad oggi aveva raccolto davvero poco. Con due manche magistrali, un misto di bravura, capacità… e follia il trentanovenne australiano accorcia la distanza tra sé e il terzo titolo mondiale aiutato anche dalle prestazioni poco brillanti dei suoi inseguitori diretti.

La partenza di Gara 1 vede il consueto mucchio selvaggio di piloti zigzagare sul rettilineo con Biaggi che riesce a piazzare la zampata vincente portandosi al comando seguito dai due australiani e Troy Bayliss.
Biaggi e Corser danno spettacolo superandosi a vicenda fino al sesto giro quando le posizioni si stabilizzano con il pilota romano che cerca di scrollarsi di dosso il coriaceo pilota della Yamaha, senza riuscirci. Alle loro spalle un guardingo Bayliss, il tedesco e il compagno di squadra di Bayliss, Michel Fabrizio.

Poi, come spesso accade, la gara cambia volto appena le gomme iniziano a consumarsi, cioè dopo metà corsa: in un giro Bayliss si porta al comando e inizia a costruire la propria vittoria. Guida al limite, anzi oltre il limite, ma si sa, l'australiano non risparmia mai né cuore né polso. Neppure adesso, che ha deciso di appendere il casco al chiodo a fine stagione.
Solo il connazionale Corser sembra riuscire a reggere il ritmo dello scatenato Bayliss mentre Biaggi, in crisi con le gomme, è insidiato da Michel Fabrizio a sua volta tallonato da Kyonari.

Bayliss sembra indiavolato e continua a spingere, staccando addirittura il giro più veloce a tre tornate dalla fine, tempo che gli consente di distanziare Corser di oltre un secondo. Alle loro spalle Fabrizio,che è scrollato di dosso Kyonari raggiunge Biaggi e con un sorpasso all'ultimo giro conquista, meritatamente la terza posizione.

Molto più scintillante Gara 2 che parte con un colpo di scena: al termine del giro di riscaldamento infatti Nori Haga prende la via dei box e cambia la moto; quando rientra in pista è ventiduesimo e moto arrabbiato.

Intanto Bayliss scatta davanti seguito da Corser e da Biaggi, subito attaccato da Kyonari. Ne approfitta Michel Fabrizio il quale, gasato per il terzo posto di Gara 1, parte molto aggressivo e “infila” il giapponese, portandosi subito al quarto posto. Nel frattempo Corser sopravanza Bayliss mentre alle loro spalle Max Biaggi e Max Neukirchner lottando per il terzo posto. La spunta il pilota romano che si lancia all'inseguimento dei “due Troy” che fanno l'andatura, raggiungendo Bayliss con il quale si scambia la posizione un paio di volte. Ma è al decimo giro che Bayliss mette il turbo, supera Corser e inizia a imbastire la seconda vittoria di giornata.

Corser sembra essere in grado di seguire Bayliss ma così non è anzi, a due giri dalla fine, viene raggiunto da Biaggi con il quale inizia a lottare per la seconda posizione. I due perdono così secondi preziosi e su di loro piomba Michel Fabrizio che supera prima l'australiano e poi, alla stessa curva di Gara 1 anche Max Biaggi, completando il successo delle Ducati ufficiali. Terzo quindi Biaggi e quarto Corser.

Bayliss trionfa così per la seconda volta e al traguardo ha un solo commento: “E' stato tutto perfetto”. La voce, rotta dall'emozione, vale molto più di milioni di parole.

Nota di merito per uno strepitoso Haga, che condizionato dal problema al via, compie una gara tutta all'attacco e chiude ottimo settimo.

La trasferta in Repubblica Ceca ci consegna un Bayliss in ottima forma, condizione che sembra aver contagiato anche il compagno di squadra Fabrizio, oggi semplicemente perfetto. Max Biaggi conferma il gradimento di questa pista compiendo due belle manche, frenate solo dalle gomme “finite” mentre Ruben Xaus, protagonista dell'ultima gara, porta a casa due “zeri” pesanti. Bilancio agrodolce anche per la Yamaha che agguanta un podio in gara 1 e deve cedere al dominio Ducati in Gara 2.

Chi lascia la Repubblica Ceca sicuramente poco soddisfatta è la Suzuki e, in particolare, il tedesco Max Neukirchner – settimo in Gara 1 e quinto in Gara 2 – che, pur mantenendo la seconda posizione in classifica mondiale, perde terreno nei confronti di Bayliss.

Continua invece la crisi per la Kawasaki (Laconi è stato protagonista di una spaventosa caduta, per fortuna senza conseguenze, in gara 2) mentre in Honda dopo il ritiro di Checa in gara 2 possono dire addio ai sogni mondiali.

Il prossimo appuntamento è fissato per per domenica 3 agosto in Gran Bretagna

Alessandra Rossi

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