Beau ha paura di Ari Aster

Joaquin Phoenix in Beau ha paura

history 5 minuti di lettura

Beau is Afraid (Beau ha paura, 2023), coproduzione fra USA, GB, Finlandia e Canada, è il che negli ultimi anni io non oso quasi più neanche sperare di vedere in una sala: ossia un film dalla narrazione libera, sfrenata, rabelaisiana, indifferente a tutte le meschine maglie del politicamente corretto, ma al tempo stesso rigorosa, cesellata in tutti quei dettagli che non sono decorativi ma concorrono ad accrescerne la forza espressiva. Anomalia nell'anomalia, il film è stato realizzato con ampi mezzi produttivi e grazie all'audacia di un grande attore di oggi, Joaquin Phoenix, che non ha paura di nulla, soprattutto non teme di scontentare il “suo” pubblico.

Come se arrivasse dagli anni '60 e '70, il talento visionario di Ari Aster è esattamente la risorsa rara e imprescindibile oggi per rifarsi dalle incolori e insapori formattazioni audiovisive (anche se, bisogna dirlo, grazie all'attività di vari distributori in questa stagione si sono potuti vedere film notevoli e sorprendenti da ogni luogo del mondo).

Nutrito dalle fertili ombre di Kafka, Borges, Freud, Beau ha paura è un vertiginoso viaggio mentale e fisico nelle fobie di un uomo disadattato, terrorizzato da ogni aspetto di una realtà che si rivela essere sempre più allucinante di quanto potesse sembrare. Un viaggio scandito in quattro parti con un ritmo perfetto che alterna pause ingannevoli ad accelerazioni spasmodiche, in un costante cortocircuito fra incubi e realtà. Beau è un infelice, un bambino mai cresciuto, in fuga continua. Trova rifugio in dimensioni familiari, sociali o spaziali che sono abitate da una follia dissimulata oppure vengono aggredite dalla follia esterna o ancora lo riportano al punto di partenza da cui sono nate e perdurano tutte le inestinguibili angosce castranti di Beau: il suo rapporto con una madre dai molti volti ma soprattutto autoritaria e divoratrice.

Nathan Lane, Joaquin Phoenix e Amy Ryan in Beau ha paura di Ari Aster
Nathan Lane, Joaquin Phoenix e Amy Ryan in Beau ha paura di Ari Aster . Foto Takashi Seida

Le immagini di un viaggio in crociera vissuto con la madre e altri lembi di flashback dell'infanzia, compongono lentamente il puzzle dell'io traumatizzato, cristallizzato e represso di Beau, che – in una sequenza di grande forza espressiva – vede la propria storia condensarsi in uno spettacolo teatrale che si trasforma in visione surreale. Spesso i film in soggettiva e visionari hanno il limite che, al di là del protagonista, gli altri personaggi appaiono unidimensionali: non è questo il caso di Beau ha paura dove ogni figura, ogni apparizione ha sempre due, tre facce contraddittorie e questo la rende spesso ancora più terrificante.

Se la sceneggiatura (scritta dal solo Aster) è di una qualità letteraria tale che dovrebbe essere subito pubblicata, ammirevoli e ipnotiche sono anche le scenografie di Fiona Cromble, la fotografia di Pawel Pogorzelski, ora luminosa e spietatamente iperreale, ora tenebrosa e misteriosa (le sequenze nei boschi) e l'inquietante nitore ossessivo che assumono gli oggetti.

Aster aveva già immaginato il progetto da oltre dieci anni e ne aveva realizzato un primo abbozzo estremamente parziale nel cortometraggio Beau (2011).

Dispiace che un film di questo valore abbia ottenuto incassi così miseri, non solo negli Stati Uniti (poco più di 8 milioni di dollari) ma perfino in Francia. Le quasi tre ore di durata (ma sembra durare meno della metà) e forse un marketing poco felice hanno probabilmente contribuito a tarpargli un migliore esito commerciale. Ma sono sicuro che col tempo diventerà un film imprescindibile di questi ultimi anni.

Roberto Chiesi

Beau ha paura - locandinaBeau ha paura
Titolo originale: Beau is Afraid
Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Canada, Finlandia
Anno: 2023
Durata: 179'
Regia: Ari Aster
Soggetto: Ari Aster
Sceneggiatura: Ari Aster
Produttore: Ari Aster, Lars Knudsen
Produttore esecutivo: Elisa Alvares, Timo Argillander, Len Blavatnik, Danny Cohen, Ann Ruark
Casa di produzione: A24, Access Industries, IPR.VC, Square Peg
Distribuzione in italiano: I Wonder Pictures
Fotografia: Paweł Pogorzelski
Montaggio: Lucian Johnston
Effetti speciali: Louis Craig, Louis Morin
Musiche: The Haxan Cloak
Scenografia: Fiona Crombie
Costumi: Alice Babidge

Interpreti e personaggi
Joaquin Phoenix: Beau Wessermann
Armen Nahapetian: Beau da giovane
James Cvetkovski: Beau da bambino
Patti LuPone: Mona Wessermann
Zoe Lister-Jones: Mona da giovane
Amy Ryan: Grace
Nathan Lane: Roger
Kylie Rogers: Toni
Denis Ménochet: Jeeves
Parker Posey: Elaine Bray
Julia Antonelli: Elaine da giovane
Stephen McKinley Henderson: dott. Jeremy Friel
Richard Kind: avvocato Cohen
Hayley Squires: Penelope
Maev Beaty: Angelo
Julian Richings: uomo sconosciuto
Bill Hader: fattorino UPS
Patrick Kwok-Choon: eroe
Alicia Rosario: Liz
Michael Gandolfini: figlio di Beau
Théodore Pellerin: figlio di Beau

canale telegram Segui il canale TELEGRAM

-----------------------------

Newsletter Iscriviti alla newsletter

-----------------------------

Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie

In this article
No widget found with that id