
Il confine tra Polonia e Bielorussia è sempre più una linea di scontro. Dal lato della Bielorussia arrivano centinaia di migranti e altre migliaia sarebbero pronte a varcare il confine superando filo spinato e barriere posizionati dalla Polonia. Quest'ultima ha in totale dodicimila tra poliziotti e soldati a difesa che contrastano l'entrata dei migranti che – secondo Varsavia e tutto l'Occidente – sarebbero spinti dal regime di Lukashenko. Una risposta all'UE, agli USA e al Regno Unito che hanno imposto sanzioni alla Bielorussia dopo la repressione successiva alle manifestazioni di massa che contestavano le elezioni. La Von der Leyen ha parlato di “sanzioni in arrivo” e il portavoce del governo tedesco, Steffen Seibert ha detto che “il regime di Minsk si comporta come un trafficante di migranti”. Invece il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha difeso la gestione dei migranti da parte della Bielorussia con procedure legali. Nel frattempo alcune associazioni di beneficenza riportano l'assenza di medicine e cibo, in un clima gelido, per i migranti.
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