
Una festa che finisce con un morto ammazzato, la polizia che indaga, i testimoni che parlano e accusano con la rapidità del pettegolezzo.
L'ultima proposta televisiva della HBO si ispira al romanzo della scrittrice australiana Lian Moriarty e sviluppa la vicenda nella piccola e ricca città di Monterey, a nord di Los Angeles. L'omicidio però è il pretesto per raccontare le storie di quattro donne molto belle, molto ricche e alle prese con problemi piuttosto comuni.
Come afferma la stessa scrittrice in una intervista rilasciata al The Guardian, l'HBO ha ricreato una atmosfera molto più nera e affascinante di quella immaginata nel suo romanzo. Ma se il mercato globale ha le sue leggi, resta il fatto che ancora una volta l'emittente si distingue tra tutte; dimostra di essere capace di ridisegnare il proprio già innovativo prodotto televisivo ridefinendone temi e contorni con storie che travalicano i successi precedenti e si sviluppano tramite regie e sceneggiature alternative.

Le quattro protagoniste di Big Little Lies sono donne abbastanza nevrotiche che si affrontano come tigri furibonde a difesa della questione del momento, sia essa legata ai propri figli o alla realizzazione di una provocatoria pièce teatrale; in un angolo i mariti che, se non francamente violenti, non reagiscono a quei frequenti tsunami di emozione rabbia, vigliaccamente soddisfatti di non esserne la causa.
Sono quasi tutte ex donne in carriera, che hanno scelto di dedicarsi ai figli e alla famiglia e se ne pentono continuamente senza però voler dare parole alla frustrazione. Fragili, nevrotiche, arrabbiate, incapaci di dimenticare e di perdonare, tentano di conservare l'immagine di super donna anche davanti allo specchio del proprio bagno: una intimità che sottolinea solo l'inutilità di quella finzione.
Non è l'omicidio che rende cupe le atmosfere della storia: trattato dalla regia dinamica e pervasiva di Jean-Marc Vallée (regista di Dallas Buyers Club), e con rapidi flashforward concentrati sulle risposte dei vicini e amici alle domande della polizia, è in realtà solo un'occasione per sottolineare le dinamiche sociali ma soprattutto asociali della piccola comunità di Monterey. Cupe sono invece le verità personali e famigliari delle quattro protagoniste, tenacemente custodite tra le mura di casa, occultate nel silenzio di relazioni matrimoniali alla deriva, che con l'amore, il rispetto, la comprensione non hanno più a che fare da tempo.

Scrivere qualcosa delle interpreti è forse la parte più complessa: il calibro di ognuna è tale che si rischia di cadere nell'ovvietà più sconfortante. Lascerò quindi allo spettatore di constatarne da sé il valore e la grandezza di ognuna di loro.
V.Ch.
Big Little Lies
regia: Jean-Marc Vallée
interpreti: Reese Witherspoon, Nicole Kidman, Shailene Woodley, Alexander Skarsgård, Laura Dern, Adam Scott, Zoё Kravitz, James Tupper e Jeffrey Nordling
In programmazione su Sky Atlantic
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