
La whipala, la bandiera degli indigeni, continua ad essere insanguinata dalla repressione dei militari e dei poliziotti. Sono 23 i morti, molti dei quali indigeni coltivatori di coca, e centinaia i feriti caduti sotto i colpi delle forze dell’ordine che eseguono gli ordini dei comandi militari e del governo golpista di Jeanine Añez. La Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) ha condannato il governo per aver approvato un decreto che solleva da ogni responsabilità penale i soldati che chiamati a combattere la repressione delle proteste dei manifestanti pro-Morales.
Dal 13 novembre, Jeanine Áñez si è autoproclamata, avendo con sé il Vangelo, alla guida della Bolivia mentre il presidente Evo Morales veniva costretto alla fuga dai militari. Sarà lei e il suo ministro a Justiniano a sedersi al negoziato per la pacificazione voluto dal Segretario generale dell’ONU, Gutierres.
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