
Quello che si voleva da mesi è arrivato: una richiesta di aiuto del governo di accordo nazionale guidato dal primo ministro Fayez al-Sarraj e così gli USA, a firma Obama, hanno potuto sferrare il primo di una serie di bombardamenti su Sirte per distruggere le roccaforti dell'Isis della Libia. Un altro tassello all'offensiva militare contro il terrorismo e alla tenuta dell'influenza sulle coste del Mediterraneo.
E i civili? E le proteste contro le ingerenze straniere? E la contrarietà del Parlamento libico di Tobruk che non ha ancora votato la fiducia al governo di Fayez al-Sarraj?
Una nota della Farnesina recita che «l'Italia valuta positivamente le operazione aeree avviate oggi dagli Stati Uniti».
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