Boris Johnson tra “liberi tutti” e guerra intestina

Dowing street Regno Unito Londra
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prova in tutti modi a rimanere Premier dopo le feste organizzate a Downing Street, residenza del Primo Ministro. Nel giardino di Downing Street non solo c'è stata la festa il 20 maggio del 2020, mentre il era in lockdown, ma anche – secondo il conservatore The Telegraph – quella del 16 aprile 2021, la sera prima del funerale del principe Filippo. Dopo aver confermato il “liberi tutti” sulle restrizioni anti-Covid che gli hanno fatto riguadagnare consensi – dentro e fuori il partito – arrivano anche notizie di ricatti per impedire un voto di sfiducia nei suoi confronti che lo porterebbero alle dimissioni così come richiesto anche dall'opposizione. The Guardian rivela che “almeno cinque parlamentari [conservatori, ndr] hanno espresso preoccupazione per il fatto che il governo abbia minacciato finanziamenti per il loro collegio elettorale o incoraggiato la pubblicazione di storie dannose sui giornali”. Sarebbe un vero e proprio ricatto, una tattica che, secondo le stesse fonti, sarebbe stata adottata in altre occasioni per bloccare voti contrari al governo in Parlamento.

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