
Jair Bolsonaro, esponente dell'estrema destra dopo essersi insediato alla presidenza della Repubblica in Brasile dichiarando che “è il giorno in cui il Brasile inizia a liberarsi dal socialismo e dal politicamente corretto”, ha subito messo le mani sull'Amazzonia, come aveva ampiamente promesso. Inizia una fase luttuosa per gli indigeni, per i brasiliani e per il pianeta intero per la rilevanza che ha l'ecosistema amazzonico. Chi se ne avvantaggerà saranno saranno i grandi latidondisti e le aziende che sfrutteranno quelle terre. Lo potranno fare perché Bolsonaro ha firmato un provvedimento provvisorio che passa di mano l'identificazione, la delimitazione e la demarcazione delle terre indigene dalla Fondazione Nazionale per gli Indigeni (Funai) alla ministra dell'Agricoltura, Tereza Cristina, leader del gruppo parlamentare che rappresenta gli interessi delle grandi proprietà terriere, “Bancada Ruralista“.
-----------------------------
-----------------------------
Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie