
Dove crollano i sogni è l’ultimo romanzo di Bruno Morchio; è forse doveroso precisare, per i tanti affezionati lettori dello scrittore genovese, che non leggeremo una nuova inchiesta di Bacci Pagano, l’investigatore protagonista di tante storie create da Morchio.
Questo romanzo, anch’esso comunque ambientato a Genova, ci racconta, invece, la storia di Ramona – tutti la chiamano, semplicemente, Blondi – una giovane ragazza che cerca di sottrarsi a un’esistenza in cui i sogni e le speranze non sembrano avere spazio.
I ponti e i viadotti collegano luoghi e strade; chi li attraversa può appena gettare un veloce sguardo distratto a ciò che si trova tanti metri più in basso.
Le automobili e i camion corrono, portando via le attese e i progetti dei tanti che viaggiano veloci verso la loro meta. Sotto, in basso, si svolge la vita di chi resta nel fondo della valle e corre il rischio di vedere le occasioni della vita dissolversi nel nulla.
Citazione 1
Tutti nel quartiere mi chiamano Blondi, ma il mio vero nome è Ramona. La mamma ripete di averlo scelto perché le ricordava una bella collega dell’Ecuador a cui era molto affezionata, ma io non l’ho mai bevuta. Le ecuadoriane hanno la pelle scura e i capelli neri e di somigliare a me se lo sognano di notte.
Bruno Morchio, nel suo ultimo romanzo – Dove crollano i sogni – ci porta a guardare il mondo da Certosa, una zona di Genova, dove il mare non entra nel panorama.
Certosa è fatta di capannoni dismessi di un vecchio mondo operaio che si è dissolto nel nulla; Certosa è fatta di strade senza speranze, di un bar che diventa covo dei tifosi di calcio; Certosa è fatta di un’apatica convivenza fra anziani e giovani ragazzi che ingannano il tempo negli stessi spazi.
Citazione 2
La vita è un inferno e gli esseri umani dovrebbero aiutarsi l’un l’altro per resistere; invece fanno di tutto per complicare le cose e renderla insopportabile. La mamma non esce mai dal copione: non capisce che Cris, come un Valium, mi è necessario per sopravvivere in un quartiere che odora di miseria e di smog; non si sforza di elevarsi e guardare oltre, alla ricerca di una via d’uscita.
A Certosa la vita quotidiana porta via i sogni e i progetti, e quando i sogni e i progetti si presentano con forza, il mondo diventa pericoloso.
A Certosa la vita senza speranze diventa intollerabile, ma i progetti che aiutano a sopportare il peso della vita quotidiana, possono portare a perdersi per sempre.
Certosa vive, sospesa nel tempo, una difficile integrazione etnica e sociale con le case sempre più brutte e cadenti e le strade sempre più sconnesse.
Citazione 3
Ed eccoci di nuovo qui, nei giardini della scuola, seduti su una panchina in mezzo a vecchi con i quali condividiamo il destino di non vedere un futuro, ma non quello di ricevere una pensione.
Il campanile della chiesa ha battuto le cinque del pomeriggio e la giornata è particolarmente afosa.
Ramona è una ragazza che tutti conoscono come Blondi.
Come quasi tutti i suoi amici, Blondi vive giornate senza scopo e senza attese. Giovani che provano a tenersi compagnia fra l’uso di alcolici e droghe in una solitudine affettiva senza limiti.
Le famiglie sono disastrate e la scuola è un’inutile costrizione.
Le giornate sono da riempire, sentendo, ogni giorno, sulla propria pelle di essere diversi dai ragazzi degli altri quartieri.
Blondi vive in una casa trasandata, con una madre trasandata che non riesce a trasmettere il suo amore alla figlia.
Blondi ha una storia con Cris, un ragazzo che tutti le invidiano perché bello e duro. È davvero amore? È piuttosto una necessità? È il tentativo di avere qualcosa da sentire come proprio, qualcuno di cui essere almeno gelosa?
Citazione 4
La settimana scorsa ci sono stati i funerali. Li ha celebrati il parroco della chiesa del quartiere, che per l’occasione era strapiena di gente. Sono venute anche le televisioni. C’era Franco, solo come un cane, e c’erano gli operai della falegnameria con le famiglie, tanti pensionati che bazzicano i bar del quartiere e tutti i miei amici; alcuni di loro – come Alex e Pablo – sono venuti accompagnati dai genitori, la Ketty si è presentata con la Gabri, mentre Vanessa e la Sabri erano sole.
La storia che Bruno Morchio ci presenta è dura e amara a un tempo.
Una storia che costringe a spostare il nostro sguardo frettoloso e ci chiede di osservare mondi e quartieri che cerchiamo di non vedere.
Con la forza del racconto e della letteratura, Bruno Morchio riesce a legare la vita di Certosa e la storia di Blondi con la tragedia del crollo del ponte Morandi.
Dove crollano i ponti e, appunto, dove crollano i sogni: il legame tra le due frasi lo consegniamo al lettore, senza svelargli altro di una trama piena di sorprese.
Bruno Morchio
Dove crollano i sogni
Rizzoli, 2020
Pagine 236; € 18,00
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