
Un gruppo abituato a superare i limiti di velocità e quando suona e scrive un brano come Troppo Tardi, dà prova definitiva della sua capacità compositiva sempre infarcita di eclettismo mai fine a se stesso. L’album si chiude con Troppo Tardi, una triste e ben orchestrata ballata che potrebbe rendere dolce un addio. Ma per l’ascoltatore non è mai troppo tardi per restare.
Bud Spencer Blues Explosion. Foto Ilaria Magliocchetti Lombi
Quando si riparte dall’inizio con Duel l’ascoltatore viene investito da colpi di mitraglia scaturiti da una chitarra che, assecondata senza tentennamenti dalla batteria, si muove tra brevi assoli, cambi repentini di ritmo e distorsioni.
Siamo al terzo lavoro, EP escluso, dei Bud Spencer Blues Explosion ovvero il duo al fulmicotone dell’alt-rock italiano composto da Adriano Viterbini (chitarre e voce) e Cesare Petulicchio (batteria e cori). Il disco è prodotto insieme a Giacomo Fiorenza (Colapesce, Giardini di Mirò, I Cani, Moltheni, Offlaga Disco Pax, e non solo), registrato all’Alpha Dept di Bologna, non presenta particolari manomissioni lasciando spazio ad un’impostazione rabbiosa quanto essenziale dove i due unici strumenti la fanno da padrone assoluto.
Una tecnica e uno stile di grande livello, quello dei romani BSBE, messe al servizio delle canzoni per una sequenza di suoni che compongono una partitura che sa appassionare. Un aspetto in particolare denota la cifra stilistica della band, e passa per la chitarra di Viterbini che oltre ai cambi di tonalità, velocità e genere musicali riesce a farsi strumento, basso o percussione per dettare i ritmi. Un esempio ne è Croce che presenta anche deviazioni hendrixiane.
Un’altra solida e coinvolgente partitura è la strumentale Camion, la nitidezza della chitarra accompagnata dal quel fruscio delle spazzole, gli arpeggi allungati di un blues desertico che prima della coda finale prova ad esplodere in un frastuono metropolitano. Hey Man fa una breve sosta dalle parti dei Pearl Jam ma poi la chitarra percussiva ci riporta alla forza creativa del duo.
Ascoltando il disco si odono omaggi, con il giusto senso estetico, oltre al già citato Hendrix ai Black Keys ai Queens of Stone Age alle musiche del grunge, ai cori morriconiani e anche al duo più famoso di questi ultimi anni, The White Stripes.
E vogliamo parlare di quella copertina con un tramezzino a simboleggiare la vicinanza del sacro e del profano?
Non vi curate di noi e ascoltate!
Ciro Ardiglione
genere: alt-rock
Bud Spencer Blues Explosion
BSB3
etichetta: 42 Records
data di pubblicazione: 3 giugno 2014
brani: 11
durata: 39:40
cd: singolo
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