
L’Italia ha una situazione carceraria che solo a sentirla raccontare addolora. Una vergognosa realtà nella quale molti, troppi detenuti sono in attesa di giudizio. In Parlamento, il Garante nazionale dei diritti dei detenuti, Mauro Palma ha squadernata in tutta la sua crudezza cifre impressionanti.
In Italia nel 2018 si sono registrati oltre diecimila casi di autolesionismo oltre a 64 suicidi, più di uno per mille, sui 60.152 reclusi. Lo scorso hanno «la popolazione detenuta è cresciuta di 2.047 unità, con un andamento progressivo crescente e preoccupante». Più del 30% dei detenuti lo sono per non aver ottemperato all’articolo 73 del Dpr309/90 e cioè per detenzione e piccolo spaccio di sostanze stupefacenti vietate.
L’aumento della popolazione carceraria è dovuta, nell’ultimo anno, ad un minor numero di persone che escono e quindi che scontano una pena maggiore e questo perché, ha spiegato il Garante, «l’accentuata debolezza sociale delle persone detenute che non le rende in grado di accedere a misure alternative, per scarsa conoscenza o difficile supporto legale; la mancanza soggettiva di quelle connotazioni che rassicurino il magistrato nell’adozione di tali misure; infine un’attenuazione della cultura che vedeva proprio nel graduale accesso alle misure alternative un elemento di forza nella costruzione di un percorso verso il reinserimento».

Un altro tema che rende la situazione carceraria pessima è il sovraffollamento in quanto ci sono circa 14.000 posti in meno rispetto ai detenuti. Una situazione certificata anche dal recentissimo rapporto Council of Europe Annual Penal Statistics – SPACE I 2018 che mostra le risultanze numeriche, e non solo, su carceri e detenuti in Europa all’inizio del 2018.
Pur precisando che il modo di calcolare il numero di detenuti e delle celle non è omogeneo come dichiarato dagli autori, l’Italia, infatti, è al quarto posto per sovraffollamento dopo Macedonia, Romania e Francia ed è il paese che dopo l’Islanda (+25,4%) ha visto la maggiore crescita di detenuti con un + 7,5%. Sempre secondo il rapporto in Italia ci sono troppi detenuti in attesa di un primo giudizio o di una sentenza definitiva e iil paragone con la media europea è vergognoso: 34,5% vs 22,4%.

Rimanendo in Europa è la Russia la nazione con il peggior rapporto tra popolazione carceraria e popolazione: 418 reclusi ogni 100mila abitanti. In questa graduatoria che non tiene conto delle nazioni con meno di 300.000 abitanti, tra i paesi dell’Unione è la Lituania con 234,9 ad avere il rapporto più alto. Quello più basso lo troviamo per l’Islanda che ha solo 46,8 detenuti per 100.000 abitanti (ma ha il rapporto più alto in Europa per le detenute: 9,8%), seguita dalla Finlandia (51,1) e dai Paesi Bassi.
Uno dei pochi dati incoraggianti è quello della popolazione carceraria nel continente che, in rapporto alla popolazione, è in diminuzione, passando da 109,7 detenuti ogni 100.000 abitanti del 2016 ai 102,5 dell’inizio 2018.
Ciro Ardiglione
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