
Mentre la Corte costituzionale spagnola annullava la Dichiarazione d’indipendenza della Catalogna e il Tribunale confermava il carcere preventivo per gli indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart accusati di sedizione per le manifestazioni pacifiche di settembre, il presidente deposto Puigdemont e la presidente del Parlament, Carme Forcadell, presentavano il ricorso alla Corte europea dei diritti umani contro Madrid.
Ieri c’è stato uno sciopero generale in Catalogna che ha portato decine di migliaia di manifestanti nelle piazze con blocchi sulle strade e dell’Alta velocità.
Sul fronte elezioni sembra tramontata l’idea di una lista indipendentista unica come confermato dalla Sinistra repubblicana di Catalogna (Erc). La lontananza di Puigdemont penalizza un discorso unitario e Madrid gongola.
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