
Dopo il buon successo della prima stagione, conclusasi da qualche settimana sugli schermi italiani, arriverà la seconda di City on a Hill, la serie TV prodotta da Matt Damon e Ben Affleck per la premium cable americana Showtime.
I primi dieci episodi ha avuto diversi registi tra i quali Michael Cuesta, che per Showtime aveva già firmato Dexter e Homeland, una delle mie preferite in assolute, Kyra Sedgwick, Ed Bianchi, Clark Johnson e Alex Zakrzewski.
La bontà della serie che merita una visione attenta è il frutto di un insieme di aspetti, il primo dei quali è sicuramente la sua vicinanza alla struttura di un romanzo. Una storia ambientata negli anni '90 a Boston che, pur non avendo una particolare profondità e che vede una Boston quasi esclusivamente criminogena, razzista e corrotta, resta sempre un buon romanzo televisivo.

Kevin Bacon in Jackie Rhodes, Aldis Hodge in Decourcy Ward, Mark O'Brien in Jimmy Ryan e Jonathan Tucker in Frankie Ryan. Photo: Eric Ogden/SHOWTIME
Un crime drama che si innerva su una dilatante struttura narrativa delle vicende cittadine, delle sue comunità e all'interno di esse, delle dinamiche famigliari da quelle criminali a quelle alto borghesi come quella della coppia afroamericana composta da Decourcy Ward (Aldis Hodge) vice procuratore distrettuale arrivato a Boston come membro di una Commissione per la riforma del Dipartimento di Polizia di Boston e sua ambiziosa moglie Siobhan Quays (Lauren E. Banks).
Ancor di più gli intrigati e conflittuali rapporti della famiglia di rapinatori irlandesi di Charlestown i cui protagonisti principali sono Frankie Ryan (Jonathan Tucker) leader della banda, padre attento con i figli e legatissimo alla moglie e responsabile della casse del clan malavitoso, Cathy Ryan (una brava Amanda Clayton) e fratello attento di Jimmy Ryan (Mark O'Brien), cocainomane e con problemi mentali, ma soprattutto informatore dell'FBI. Quella FBI rappresentata da un eccellente Kevin Bacon che interpreta Jackie Rohr strafottente, corrotto, dipendente dalla cocaina e pronto ad usare qualsiasi mezzo per raggiungere i suoi scopi, incluso la notorietà per il suo ruolo contro la criminalità. Una grande interpretazione per un personaggio che miscela violenza, considerazioni ficcanti, humour nero e la sua diabolica capacità di osservare la realtà e l'animo umano e approfittarne. Un poliziotto che intende fare il suo mestiere come crede, “ciò che rendeva grande questa città era che era gestito da uomini cattivi che capivano che erano cattivi … Ora non puoi nemmeno definire un ragazzo un finocchio”. Forse è stato facilitato dalla sua carriere di attore che è spesso passato da personaggi umani a personaggi destabilizzanti.
Non è da meno l'ambientazione della Boston anni '90 nonostante le riprese siano avvenute quasi del tutto fuori della città. Secondo la giornalista di Boston Michele McPhee, consulente nella serie e autrice di uno degli episodi, ha anche scritto uno degli episodi, l'atmosfera della città è stata resa pienamente.
Ciro Ardiglione
genere: drammatico
City on a Hill – Stagione 1
USA, 2019
Episodi: 10
durata: 55-58 minuti
ideatore Charlie McLean
interpreti e personaggi
Kevin Bacon: Jackie Rohr
Aldis Hodge: Decourcy Ward
Jonathan Tucker: Frankie Ryan
Mark O'Brien: Jimmy Ryan
Lauren E. Banks: Siobhan Quay
Amanda Clayton: Cathy Ryan
Jere Shea: Hank Signa
Kevin Chapman: Dickie Minogue
Jill Hennessy: Jenny Rohr
Sarah Shahi: Rachel Benham
Doppiatori e personaggi
Marco Mete: Jackie Rohr
Francesco De Francesco: Decourcy Ward
David Chevalier: Frankie Ryan
Emanuele Ruzza: Jimmy Ryan
Chiara Gioncardi: Siobhan Quay
Federica De Bortoli: Cathy Ryan
Gianluca Tusco: Hank Signa
Roberto Stocchi: Dickie Minogue
Laura Boccanera: Jenny Rohr
Musiche Kevin Kiner
Produttore esecutivo Charlie McLean, Tom Fontana, Ben Affleck, Matt Damon, Jennifer Todd, James Mangold, Barry Levinson, Michael Cuesta
Casa di produzione Pearl Street Films, The Levinson/Fontana Company, Little Mountain Films
-----------------------------
-----------------------------
Se sei giunto fin qui vuol dire che l'articolo potrebbe esserti piaciuto.
Usiamo i social in maniera costruttiva.
Condividi l'articolo.
Condividi la cultura.
Grazie