
Una guida insolita che accompagna il lettore alla scoperta di un'Umbria diversa rispetto alle solite immagini e alle tradizionali narrazioni.
Si può viaggiare in tanti modi e in tanti luoghi. Spesso si possono attraversare, nel viaggio, epoche e stratificazioni che hanno contribuito a determinare il volto più fedele di luoghi o popolazioni.
In altre occasioni può, invece, accadere, che le novità sopraggiunte o le forme di religiosità che si sono sovrapposte, tendano quasi a cancellare l'origine di culti antichissimi e il valore assegnato per millenni a luoghi e situazioni.
Citazione 1
Ci sono tanti modi per viaggiare e se avete in mano questo libro significa che quello da voi preferito ha poco a che vedere con itinerari prevedibili e convenzionali. Le pagine che seguono, infatti, offrono al lettore la possibilità di scoprire un'Umbria insolita e non riconducibile allo stereotipo patinato del cuore verde.
Con questa consapevolezza, Claudio Lattanzi ci accompagna a visitare, con occhi diversi, alcuni dei luoghi più famosi dell'Umbria e ci racconta, con accento insolito, storie, leggende, artisti, santi, luoghi e persone.
Fin dall'inizio l'autore ha ben presenti i possibili equivoci che si potrebbero annidare nel riferimento all'esoterico e alla particolarità di alcune situazioni.
Con attenzione Lattanzi ci spiega, quindi, il campo nel quale egli intende indagare, senza lasciarsi andare a forzature o suggestioni che la nostra epoca collega all'esoterismo.
Citazione 2
Ecco allora che si comprende bene il significato del Cantico delle creature con la sua lode ad ogni essere vivente, il ringraziamento a Dio per tutte le sue creature, la gioia per l'interdipendenza tra l'uomo ed il mondo naturale, ovvero una visione opposta a quella negativa e demoniaca che gli eretici assegnavano alla materia in tutte le sue forme.
L'esoterismo indica, quindi, risalendo alla sua radice greca, ciò che sta dentro ed è nascosto alla vista e alla possibilità di essere facilmente accessibile.
Quello che resta nascosto, in una regione verde e mistica come l'Umbria, sono quindi le radici pagane di tanti culti che precedono di secoli e secoli, l'avvento delle figure cristiane che in genere associamo alla regione.
Citazione 3
Anche l'Umbria venne interessata dall'azione degli inquisitori che Clemente V aveva sguinzagliato nello Stato della Chiesa già dal 1309 con lo scopo di interrogare ed eventualmente processare i Templari che si fossero macchiati di empietà ed eresie.
Possiamo, quindi, riscoprire etimologie e definizioni che ci parlano di un passato molto antico che aveva immaginato un rapporto molto stretto con la natura e con i luoghi.
Un modo di avvicinarsi ai misteri della vita che non ha soltanto preceduto il Cristianesimo, ma l'ha sempre accompagnato in maniera sotterranea e che continua, anche nella modernità, ad alimentare culti, misteri e personaggi che si muovono al margine fra religione, credulità popolare, inganni e sogni sempre più grandi.
Per il lettore, al quale non sveliamo altro, ci saranno tante soprese e tante suggestioni che lo aiutano a guardare anche oltre l'apparenza e oltre la tradizione stessa.
Citazione 4
Nel nostro viaggio attraverso i misteri dell'Umbria ci è capitato frequentemente di imbatterci nelle reminiscenze delle antiche credenze pagane secondo le quali la natura e il bosco in particolare, avevano una loro dimensione magica e spirituale non riconducibile, ed anzi profondamente estranea, alla terra popolata dagli uomini.
Antonio Fresa
Claudio Lattanzi
Umbria esoterica e occulta
Intermedia Edizioni; 2018
Pagine 240; € 12,00
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