Conferenza di Palermo sulla Libia: solo strette di mano?

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È difficile credere a Giuseppe Conte e all'inviato speciale per la dell'ONU, Salamé che hanno parlato di successo della Conferenza di Palermo. Non ci sono atti che impegnino gli attori in gioco e così resta quanto già indicato dall'ONU: conferenza nazionale e elezioni nella primavera del 2019.
Nonostante l'arrivo di , il capo militare della Cirenaica, quest'ultimo non ha partecipato ai lavori salvo all'incontro con il primo ministro libico Fayez al Serraj, il capo del governo libico riconosciuto internazionalmente e appoggiato dall' e i leader alleati del generale: il ministro degli Esteri francese, il primo ministro russo e il presidente egiziano. Non c'era il vicepresidente turco che ha lasciato Palermo sbattendo la porta per la sua mancata convocazione. Troppi i leader mancanti, attori sul terreno libico non al completo, turchi inclusi e soprattutto troppe le differenze tra Italia e .

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