
martedì, 30 agosto 2011
Questa è la terza parte di una serie di articoli, iniziata con un'analisi delle analogie architetturali alla base della convergenza fra telefono, computer e TV, e proseguita poi con un breve excursus fra le applicazioni convergenti. Proseguiamo adesso guardando con maggiore attenzione ai nuovi trend riguardanti la TV e la sua integrazione con la rete, ovvero la TV connessa e la social TV.
Per TV connessa (o Smart TV, nome commerciale diffuso dai principali produttori), si intente un apparecchio televisivo dotato di connessione cablata e/o WI/FI, che accede a contenuti di vario tipo su Internet, resi disponibili tramite applicazioni eseguibili sul TV in un ambiente operativo simile a quello disponibile su uno smartphone, con cui si interagisce mediante il telecomando.
TV connessa, 2011. Foto Francesco Romeo
Una delle funzionalità migliori secondo la mia esperienza è la possibilità di accedere a piattaforme come Cubovision di Telecom, chili di Fastweb, o www.tv di PrimoItalia, con la loro offerta gratuita e a pagamento di diversi programmi e film, e la possibilità di rivedere i programmi della TV di flusso come RAI e LA7. Trovo anche molto utile l'applicazione Youtube, che permette di vedere facilmente sul televisore i video condivisi su tale sito.
Per quanto riguarda invece la possibilità di accedere ai principali social networks lo trovo un “giochino” un po' inutile al momento, almeno nel caso del TV connesso che sto usando, per due motivi principali:
- L'esperienza sui social netwiorks è un'esperienza individuale, mentre nella (mia) abitudine la visione della televisione è un'esperienza condivisa
- Non è possibile visualizzare le app come dei widget sovrapposti al programma in onda che si sta seguendo, e questo impedisce l'uso “normale” del televisore. A quanto ho capito questa è una limitazione imposta, nel caso del mio TV almeno, da parte dei networks televisivi, con una ben scarsa lungimiranza, alla luce dell'emergere del fenomeno della social TV.
La Social TV: si parla di social TV quando si utilizzano in contemporanea con la visione di un programma televisivo delle applicazioni su PC o soprattutto smartphone /tablet, per interagire con altri spettatori dello stesso programma. Si parla in questo caso di visione su doppio schermo. Oltre alle interazioni sui principali social networks come twitter e facebook, dove molto spesso si interagisce sulle pagine create ad hoc dallo staff dei programmi TV, e sui siti delle reti televisive, si stanno diffondendo, in primis in USA, delle applicazioni di tipo social nework specializzate, come Miso, Getglue, IntoNow o Tunerfish, che consentono il “check-in” in un programma televisivo, esattamente come Foursquare permette di segnalare la presenza in un dato luogo fisico.
Schermata Miso, 2011.
La convergenza fra social network e TV è stata definita “The next big thing” da Ynon Kreitz, CEO del gruppo Endemol, alla conferenza DLD (Digital Life Design) a gennaio 2011, e rappresenta sicuramente uno dei trend più interessanti del 2011.
Cercherò nei prossimi interventi di aggiornarvi su questi due argomenti in particolare, creando un diario delle principali notizie relative alla TV connessa e alla social TV.
Francesco Romeo
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