
L'INAIL ha reso noto i dati su incidenti e morti sul lavoro nei primi due mesi del 2022. E sono molto preoccupanti: le denunce di infortuni sono state 121.994 (+47,6% rispetto al primo bimestre 2021); 114 i morti, 10 in più allo stesso periodo dello scorso anno; aumentano anche le denunce di patologie di origine professionale. Va precisato che i dieci morti in più sono avvenuti in itinere, mentre stabili sono quelli sul posto di lavoro. In maniera quasi indifferenziata l'aumento delle denunce di infortuni ha riguardato tutte le aree dell'Italia e sia i lavoratori italiani (+50,8%), sia quelli extracomunitari (+36,0%) che quelli comunitari (+20,1%).
Come spiega il presidente dell'INAIL, Franco Bettoni “Una valida politica di prevenzione, l'interiorizzazione della cultura della sicurezza, non penalizzano l'impresa sul mercato, anzi, possono costituire elemento determinante di affermazione e competitività“.
Per quanto riguarda la pandemia si registrano 33.311 contagi denunciati nel primo bimestre; Gennaio, in particolare, con 25.200 infezioni di origine professionale segnalate si colloca dopo novembre, marzo, dicembre e ottobre del 2020 e prima di tutti i mesi del 2021.
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