Da un giardino a una biblioteca dedicata a Paola

giardino iris cristina mostosi
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Cristina Mostosi è una donna solare, indipendente e intraprendente che vive a Bergamo.

Cristina Mostosi
Cristina Mostosi. Foto Dario Fusaro

Ha ereditato dal padre, botanico ed ornitologo, tra le altre cose una ricca collezione di pubblicazioni con tema il giardinaggio e la natura. Nel corso degli anni Cristina Mostosi ha arricchito ed ampliato questa collezione grazie a donazioni ricevute da privati e da enti ed acquistando lei stessa testi antichi di botanica. Ha poi deciso di fondare una biblioteca tematica all’interno di un centro di cultura verde che si occupa di dare l’opportunità a persone che desiderano riconnettersi con la natura e con se stessi la possibilità di fare emergere attitudini e abilità cimentandosi in attività che vanno dalla pittura botanica all’artigianato.

La genesi di questa biblioteca tematica corrisponde però alla lunga elaborazione di un lutto che Cristina ha dovuto affrontare in seguito ad un tremendo fatto di cronaca di cui fu vittima sua sorella Paola diciotto anni fa quando questa bellissima ragazza, appena laureata, mentre si recava da Bergamo a Milano presso lo studio di commercialista dove lavorava, in seguito ad un banale tamponamento fu dapprima sequestrata e poi barbaramente assassinata dall’autista del camion con il quale si era fermata in una piazzola di sosta per fare la costatazione amichevole dell’incidente. Un omicidio efferato che ha spezzato la giovane vita di Paola ed ha travolto la sua famiglia.

Abbiamo da poco celebrato la giornata contro la violenza sulle donne, ma i femminicidi generano anche una serie di vittime collaterali alle quali non si pensa abbastanza, sono vittime anche tutte le persone che a quelle donne erano legate e che quelle donne amavano.

Cristina puoi raccontarmi come nasce questa passione di famiglia per i fiori e la natura?
Mio padre era un’ appassionato botanico , avevamo una casa nella frazione di Castel Trebecco di Credaro vicino Bergamo con un grande giardino scosceso e mio padre aveva scoperto che le Iris essendo piante rizomatose creavano una diga con le radici e impedivano lo scivolamento del terreno. Mio padre si è appassionato proprio a questo fiore quando ha scoperto che ne esistono varietà di molti colori, negli anni ha registrato decine di ibridi all’American Iris Society e affiancava al giardinaggio la raccolta di libri. Ho continuato e continuo tuttora la cura del giardino, ma presto contiamo di spostarci su un terreno più grande e far confluire i libri che ho raccolto in una biblioteca specialistica che desidero dedicare a mia sorella Paola.

iris
Iris. Foto Dario Fusaro

Racconti di una infanzia serena e felice con un padre appassionato di fiori poi siete stati colpiti dalla prematura morte di tua sorella Paola dovuta ad un feroce omicidio, come avete elaborato il lutto in questi anni?
Ovviamente la morte di Paola ha travolto tutti noi in misura diversa, mio padre ha dovuto dedicarsi alla cura di mia madre sulla cui salute la morte di Paola ha avuto pesanti conseguenze, io come sorella ne ho risentito in misura diversa anche se a causa dei 13 anni di differenza che ci separavano la sentivo un po’ come la mia bambina, ricordo che ero al liceo e mentre facevo i compiti Paola era nel lettino accanto a me, i nostri genitori lavoravano entrambi, io le ho insegnato a parlare.
L’elaborazione del lutto è stata per me molto lunga e laboriosa, fino ad approdare all’idea di dedicare a lei la biblioteca che sto per costituire. La biblioteca della natura unisce cultura e bellezza ed è proprio la bellezza che desidero venga trasmessa attraverso i libri, il messaggio che desidero passi è che bruttezza e violenza si possono sconfiggere.

Individualmente credi che come madri abbiamo una responsabilità per far si che l’impianto patriarcale di sub cultura dominante che favorisce la violenza sulle donne venga superato?
Noi madri di figli maschi abbiamo un ruolo molto importante nella demolizione dell’io ipertrofico del maschio italico, dobbiamo educare i nostri figli al rispetto ed insegnare ai bambini che non esistono differenze tra quello che possono fare i ragazzi e le ragazze.

Hai una immagine di Paola che custodisci nei tuoi ricordi desideri condividere con noi?
Certo, la ricordo bambina in giardino con mio padre, avrà avuto quattro o cinque anni, mio padre ne aveva quarantacinque ed ha avuto un malore che abbiamo poi saputo essere un infarto. Paola ha allertato i soccorsi correndo dai vicini e salvandolo. La ricordo giovane donna, sportiva, amante della natura, passione che aveva ereditato da nostro padre e la ricordo così in giardino tra gli iris, bellissima.

Iris era la messaggera degli Dei dell’Olimpo era una bellissima fanciulla caratterizzata dalla dolcezza e dai tratti raffinati, vestita con chitoni di gocce iridescenti, tali che lasciavano al suo passaggio una scia di mille colori nella volta celeste fino a disegnare l’arcobaleno.
Adelaide Cacace

Per chi desiderasse donare un libro per la biblioteca della natura scrivere a cri.mostosi@gmail.com

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