
A Davos è stato il giorno dell'Europa che difende il libero mercato, la libera circolazione delle merci contro la politica nazionalista e di chiusura di Donald Trump. La più chiara è stata la cancelliera Merkel che ricordando i 100 anni della fine della Prima guerra mondiale, ha messo in guardia dal protezionismo. Un protezionismo al quale si è opposto il premier indiano Narendra Modi, “una minaccia non meno preoccupante del cambiamento climatico e del terrorismo“. Il premier canadese Trudeau ha fatto altrettanto tessendo le lodi del Tpp, l'accordo commerciale per la liberalizzazione degli scambi con l'Europa.
Al Forum economico mondiale di fatto solo scaramucce che non scalfiranno il sistema mondiale basato su élite sempre più ristrette e che, qui a Davos, discutono segretamente.
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