
Il voto segreto e 23 senatori hanno cancellato il ddl Zan sull'omofobia. In Senato c'erano state polemiche con la Presidente Casellati che aveva autorizzato il voto segreto spiegando: «ho fatto riferimento al regolamento e ai precedenti». Matteo Salvini molto soddisfatto e Ignazio La Russa di FdI ha detto che «una nuova maggioranza c'è». Gli indizi dell'affossamento del ddl Zan portano tutti a Italia Viva. Renzi alla fine di una conferenza alla Future Investment Initiative di Riad (Arabia Saudita) non si considera responsabile della bocciatura del ddl Zan e afferma che «la responsabilità politica è del Pd e dei Cinque stelle» evidentemente facendo riferimento alla richiesta, ribadita anche oggi in aula dalla senatrice e presidente di Italia Viva Teresa Bellanova, di avviare una nuova discussione sulla legge come chiedeva il centrodestra.
Dopo il voto Elio Vito di Forza Italia si è dimesso da responsabile del dipartimento Difesa e sicurezza del partito per il voto dicendo che andava votato, «la cronaca di questi mesi, è purtroppo piena di episodi di violenza ai danni di persone Lgbt, picchiati perché camminavano mano nella mano, si baciavano, portavano una borsa arcobaleno».
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