
Il Governo Meloni e la sua maggioranza ieri avevano dato ancora una volta saggio della loro scarsa attenzione istituzionale auto bocciandosi la Relazione sul Documento di Economia e Finanza (Def) che autorizzava lo scostamento di bilancio per 3,4 miliardi nel 2023 e 4,5 miliardi nel 2024. La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni si era lamentata e non poco da Londra dove era in missione, altrettanto aveva fatto il più diretto interessato ministro Giorgetti. Oggi alle Camere hanno rimediato approvando una diversa Relazione ma con i saldi immutati. L'approvazione avvenuta farà approvare al Consiglio dei Ministri del 1° Maggio quello scostamento che darà qualche altro spicciolo in busta paga per la riduzione del cuneo fiscale e per l'aumento dei benefit mentre si taglia il reddito di cittadinanza e si allunga la durata dei contratti a termine senza causali. Le assenze non giustificate di ieri non possono essere lette come scricchiolio della maggioranza, ma semplicemente come contagio dell'aria di festa tra gli onorevoli che approfittavano di ponti e giornate festive tra il 25 aprile e il 1° maggio. E poi la presidente del Consiglio convoca il CdM il 1°maggio, festa dei lavoratori …
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