
Un film breve, della durata di circa 30 minuti, di una giovane regista di origini sarde, Francesca Schirru per raccontare una storia di provincia criminale.
Una città sul mare, in questo caso Torre Santa Sabina in provincia di Brindisi ma il concetto qui è universale, come ce ne sono tante e due giovani che si amano. Nelle note di regia si fa esplicito riferimento al Moby Dick di Melville: “Il mare nero si gonfiava, si gonfiava senza posa, come se le sue grandi maree fossero la sua coscienza, e la grande anima del mondo sentisse angoscia e rimorso del lungo peccato e dolore che aveva causato”.
Il film infatti si apre su un mare nero e notturno, quasi inquietante, un mare di notte appunto. Il libro di Melville affronta varie questioni, una delle quali è la lotta fra il bene e il male. In questo lavoro tale tema è sviluppato, forse in maniera un po' troppo semplicistica, in maniera lineare e piana. Due giovani, Monica (Angela Curri) e Mattia (Nicolas Orzella) , si amano nonostante le difficoltà interposte dal padre di lei, un esponente della criminalità organizzata che è titolare di un ristorante. Il perno del racconto è incentrato su Monica , che la con la sua dolcezza e caparbietà riuscirà a cambiare quello che sembra un destino già segnato.

Nel film sono presenti alcune suggestioni melò e sprazzi di noir. Sulla componente noir l'autrice sembra essere piuttosto portata, con una buona capacità di rappresentare il male, grazie anche al physique du rôle di Domenico Fortunato, che sa raccontare il percorso di consapevolezza del padre. Degna di nota in questo senso la recitazione interiore della scena in carcere.
Ma mentre la sceneggiatura sembra essere un po' scontata, alcuni elementi del lavoro appaiono essere molto interessanti: l'ambientazione in un posto di mare permette a Francesca Schirru di raccontare quella sensazione di svuotamento che avviene nei luoghi di villeggiatura marini verso la fine della stagione. Delle riprese notturne molto suggestive evocano quel senso di straniamento provocato dalla comprensione che anche l'ultima estate sta finendo. In questo senso la regista mostra di avere un occhio particolare nel cogliere questi oggetti simbolici ed evocativi. Di notte, sul mare mostra il suo potere evocativo proprio quando la regista permette ai suoi occhi di vagare apparentemente senza meta, come mezzo per liberarsi dalla rigidezza del contesto quotidiano. Una citazione particolare merita il direttore della fotografia Giorgio Giannoccaro.
L'altro aspetto interessante è rappresentato dalla rarefazione dei dialoghi, che permettono di aumentare l'attenzione sui particolari del contesto, che viene quasi ascoltato con molta attenzione. Di buon livello la recitazione di un cast giovane.
Francesco Castracane
Di notte, sul mare
Italia, 2021
durata: 33 minuti
In esclusiva dal 29 Aprile 2021 su Rai Play
CAST ARTISTICO
Monica: Angela Curri
Mattia: Nicolas Orzella
Anna: Arianna Gambaccini
Celik: Giuseppe Ciciriello
Parroco: Giancarlo Luce
Bravo 1: Franco Ferrante
Bravo 2: Felice Caccetta
Politico: Michele Napolitano
Nunzio: Domenico Fortunato
CAST TECNICO
Regia: Francesca Schirru
Soggetto e sceneggiatura: Francesca Schirru
Direttore della fotografia: Giorgio Giannoccaro
Montaggio: Mauro Ruvolo
Scenografia: Francesco Scandale
Costumi: Giulia Pagliarulo
Suono: Stefano Varini
Organizzatore generale: Antonio Alessi
Una produzione Altre Storie in collaborazione con Rai Cinema
Prodotto da Cesare Fragnelli
Opera realizzata con il sostegno della
Regione Lazio | fondo regionale per il cinema e l'audiovisivo
Con il contributo di Regione Puglia – Unione Europea | POR Puglia 2014-2020 e di Apulia Film
Commission
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