
Nicolat Hulot, ministro della Transizione ecologica, ha rassegnato le dimissioni dal governo conservatore di Edouard Philippe. Quest'ultimo e soprattutto Macron sono stati smascherati: l'agenda ecologista era composta di temi di facciata.
Hulot, senza avvisare i due leader, ha annunciato le dimissioni durante un programma radiofonico su France Inter e le ha motivate sostenendo che non vuole più mentire a se stesso: «Abbiamo cominciato a ridurre l'uso dei pesticidi in Francia? La risposta è no. Abbiamo cominciato a tutelare la biodiversità? La risposta è no. Abbiamo cominciato a bloccare lo sfruttamento del suolo? La risposta è no». La sua più grande sconfitta forse è stata quando nel novembre 2017, al termine di una riunione di gabinetto, aveva dovuto annunciare l'abbandono della scadenza del 2025 per la riduzione al 50% del energia nucleare nel mix energetico francese.
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