Concerto doppio: Alsarah and the Nubatones + J.P. Bimeni & The Black Belts

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Alsarah entra per ultima, fasciata dai colori della terra, del sole forte, di ricami improbabili che sfoggia con un movimento felino e delicato nello stesso tempo. “Bella e brava”, esclamava la signora accanto a me, applaudendo e ritmando le mani ad ogni richiesta dei musicisti. Ovazioni, urla anche dalla platea, di piacere e stupore per la natura e la scelta di offrirci un concerto della durata di un lampo, tanto è stato piacevole, colorato, dinamico e sorridente.
Si, un concerto sorridente, con il bassista “Peter Pan” del palco, nonostante si vedessero gli anni biologici, che si muoveva come un venticinquenne, alzando il suo cappello turchese, abbinato alle sue calzature e ai panta thailandesi o arabi, larghi, comodi e turchesi anch’essi.

Alsarah. foto di Nousha Salimi

Un concerto “etnico”, percussionista dorato, tastierista scatenata, e lei, tra le 100 donne africane più influenti al mondo, con una leggiadria di movimento e una potenza canora e di gorgheggi, frutto di una ricerca musicale d’avanguardia che accoglie le radici culturali afro e le percorre fino a cercare, trovare e miscelare sapientemente altri linguaggi, mantra, controcanti delle donne berbere, sembra essere tra noi anche Biko, quando la musica cresce e si impongono le percussioni. Etno-musicologa, dirige lei tutto ciò che accade e accenna, con un largo sorriso autentico al suo peregrinare fino agli Usa, dicendo “Home, is a state of mind”. Molte donne, tra cui la scrivente, hanno desiderato rinascere ieri sera. E rinascere come lei. Con l’argento vivo addosso, il ritmo nel sangue, la positività nell’anima che sgorga nelle sue “parole parlate”. Portatrice di un potere femminile catartico. Straordinaria. Salutano i musicisti, è incredibile sia già finito….Retro-pop, senza freni.

J.P.-Bimeni. Foto Tomoko Suwa-Krüll

Secondo concerto

JP Bimeni, The Look. Foto Tomoko Suwa-Krüll

Ospite anche di Jovanotti al suo Jova Beach Party, J.P. Bimeni esprime la sua incommensurabile voglia di vivere, unendo, tra loro e trasformando artisticamente, suoni e composizioni di sapore afro con il ritmo classico anni sessanta, in un crescendo di sorrisi, energia e cenni di racconti di vita vera. Bimeni, cittadino britannico originario del Burundi, canta la sua capacità di sopravvivere, l’avvicinamento pericoloso della morte e la scelta di combattere per esistere. La ribellione alla caduta da nobile a profugo, poi rifugiato. La musica come una riscossa esistenziale, senza rabbia fine a se stessa, come riscatto “giusto e onorevole” dalle sperequazioni sociali e storiche e dalle lotte dei potenti, dei “signori della guerra”. E si capisce immediatamente: canta con tutto il corpo, la voce ne è solo l’espressione eterea finale. Sonorità potenziata da una presenza scenica, notevolmente sensuale, che accattiva chi guarda e ascolta, la sua gestualità quasi affabulatoria, scenografica, riempente lo spazio antistante; i suoi musicisti, eleganti e scanzonati, dichiaratisi spagnoli, ballanti, a tempo le due chitarre, una coreografia “sudamericana”, ritmo, mentre suonano, denti bianchi riflessi dalle luci. Un’ora e dieci di divertimento allo stato puro; in trasparenza, sullo sfondo del palco ridono anche Bob Marley, Ray Charles, Martin Gaye che sembrano presenziare seduti, con i piedi che battono il tempo, ad ascoltarlo come un figlio talentuoso che è andato ben oltre i loro suoni. Magnifica la tromba e il sax, come la batteria e magnifico tutto, ma proprio tutto. Vola anche questo tempo, un’ora e dieci ha annunciato la voce dal palco. Sono sembrati 10 minuti soli. Un’ esplosione di soul energetico.

Stefania Ratini

Roma Europa Festival 2019
Auditorium Parco della Musica
11 Ottobre 2019

Line-Up Manara
Voice, melodies: Alsarah
Back vocal: Nahid
Bass: Mawuena Kodjovi
Oud: Brandon Terzic
Percussions: Rami El Aasser

Line-Up Free Me
Voice: J.P. Bimeni “The Roaring Lion of Africa”
Drums: Rodrigo Díaz “El niño”
Bass: Pablo Cano “Bass man”
Guitar: Fernando Vasco “Dos pistolas”
Keyboards: Alex Larraga “Subtle Man”
Trumpet: Ricardo Martinez “Richy”
Sax: Rafael Díaz “Salsofon”

Special guests:
Guitar: Eduardo “Duduman” Martínez
Keyboards: Lucas “Duplash” Duplá
Songwriter: Marc Ibarz, Lucas Duplá and J.P. Bimeni

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