
Noriyuki Haga domina entrambe le manche in Spagna e consolida il primato in classifica. Trionfo completato da Michel Fabrizio, due volte sul podio, week end agrodolce per Spies, scivolato in Gara 1 e secondo in Gara 2. Una Ducati pigliatutto.Questa la sintesi del terzo appuntamento del Mondiale Superbike 2009 che ha visto Haga e Fabrizio regolare in maniera perentoria gli avversari ma che ha registrato anche due splendidi quarti posti di Regis Laconi, sempre in sella a una Ducati (satellite).
Per Noriyuki Haga si tratta della seconda doppietta consecutiva, che consente al pilota giapponese di iniziare a scrollarsi di dosso lo scomodo nomignolo di “sostituto di Bayliss”. La classe di Haga è sempre stata innegabile, anche se pericolosi cali di concentrazione e di costanza hanno a volte offuscato, se non addirittura compromesso, le sue prestazioni.
L'inizio di questa stagione invece ci regala un Haga rinato, capace di vincere addirittura in Australia, nella gara d'esordio, su una pista che non è certo tra le sue preferite e che lascia la Spagna con ben 40 punti di vantaggio sulla rivelazione del mondiale, Ben Spies.
Lo stato di grazia di Haga sembra aver contagiato il suo compagno di squadra Michel Fabrizio capace di cancellare la deludente prestazione del Qatar combattendo con i denti per conquistare i due meritati podi di oggi.
Oltre ai piloti è anche la Ducati ad essere in gran spolvero: Regis Laconi, reduce da un campionato 2008 disastroso con la Kawasaki è stato autore di due manche strepitose, concluse entrambe ai piedi del podio, a conferma che la bella prestazione del Qatar non è stato solo un fuoco di paglia.
Chi è costretto a masticare amaro invece è Ben Spies. Il giovane americano della Yamaha, dominatore delle prove libere e della Superpole, incappa nel secondo “zero” della stagione (il primo fu in Gara 1 in Australia) a causa di una scivolata in Gara 1 che lo taglia fuori dai giochi all'ottavo giro. Spies raddrizza parzialmente la situazione agguantando il secondo posto in Gara 2 dove, tuttavia, non è mai apparso in grado di insidiare il primo posto di Haga.
Da segnalare gli onesti settimo e decimo posto del compagno di squadra di Spies, l'inglese Tom Sykes.
La Suzuki sorride solo in Gara 1, con il terzo posto di Max Neuchirkner e il sesto di Yukio Kagayama incapaci però di ripetersi in Gara 2 dove il giapponese si ritira e il tedesco agguanta il settimo posto, posizione che mette a repentaglio la terza piazza nel mondiale (Fabrizio gli è distante solo di cinque punti).
Passando alle delusioni arriviamo in casa Aprilia. Dopo il miglior tempo della prima giornata di prove Max Biaggi e la sua moto sono sembrati caduti in depressione e oggi il pilota romano non è mai stato in gara, chiudendo ottavo in entrambe le manche. Ricordiamo che Shinya Nakano, compagno di squadra di Biaggi, non ha preso parte alla gara, ancora dolorante per il gran volo rimediato nelle prove.
E parlando di delusi non possiamo non citare la Honda, almeno quella che “ci ha abituati a vederla vincere” ossia quella di Ten Kate. Carlos Checa porta a casa solo un sesto posto in Gara 2 (ritirato in Gara 1) mentre il giapponese Riuichi Kyonari arriva dodicesimo in gara 1 e ottavo in gara 2. Meglio di loro ha fatto il piccolo e agguerrito Leon Haslam, in sella a una Honda privata, arrivato quinto in entrambe le manche.
Infine, una nota per John Hopkins, arrivato in Superbike dopo il ritiro della Kawasaki in MotoGp: esordio senza infamia e senza lode, rimandato alla prossima puntata.
Gara 1 – Haga brucia Spies in partenza e si porta subito in testa alla gara, spalancando il gas e facendo capire immediatamente agli avversari quali sono le sue intenzioni, seguito da Neukirchner, Laconi e Spies. Mentre il giapponese macina decimi su decimi e arriva a frantumare il record della pista stabilito da Hogson nel 2003, alle sue spalle due avversari eccellenti si autoeliminano: Corser cade nel corso del secondo giro, Spies all'ottavo. Nel frattempo il vantaggio di Haga su Neukirchner raggiunge i due decimi. Non c'è più storia per il primo posto mentre alla spalle del giapponese arriva Fabrizio, che ha vinto la battaglia con Nuekichner.
Gara 2 – Questa volta è Neuchirken a bruciare Spies in partenza ma la sua fuga dura solo quattro giri e Haga, che nel frattempo ha superato Fabrizio, lo supera con decisione e inizia a costruire il secondo successo della giornata cercando di fare un po' di”buco” tra lui e gli avversari visto che Spies, indiavolato per la scivolata di Gara 1 ha un ritmo davvero impressionante.E infatti l'american riesce a saltare prima Fabrizio e poi proprio il tedesco ma il vantaggio di Haga arriva addirittura a 2 decimi e mezzo. Spies capisce che non è il caso di rischiare una seconda scivolata, che comprometterebbe seriamente il secondo posto del mondiale e si limita a controllare Fabrizio che ha i suoi problemi a tener dietro Laconi. Le posizioni rimarranno invariate fino alla bandiera a scacchi.
Il prossimo appuntamento con il Mondiale Superbike è per il 26 aprile ad Assen (Olanda)
Alessandra Rossi
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