Elezioni 25 settembre: la destra post fascista al governo

Elezioni politiche 2022
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Come da previsioni, la destra post fascista vince le e tracima in Parlamento favorita da una legge elettorale scellerata, il Rosatellum. Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia ottengono molti più voti di quelli della Lega e di Forza Italia messi insieme, a connotare ancor di più il peso dell'estrema destra. Cosa che, tra l'altro, dimostra che il paradigma antifascista è in crisi profonda, e non si tratta di un dettaglio.

Il partito più grande resta quello dell'astensionismo. In Italia i votanti sono stati il 63,91% degli aventi diritto contro il già deludente 73% delle scorse elezioni politiche. Per completezza d'informazione, dall'estero ha votato il 27,61% contro il 31,3% del 2018.
Un vero tracollo dell'affluenza alle urne sul quale non hanno inciso i diciottenni che, da quest'anno, potevano votare per il Senato.

Andiamo ripetendo da diversi anni che le democrazie liberali, in varie parti del mondo, non esprimono più una piena e che il pluralismo ne risente pesantemente. In Italia non è diverso. L'astensione così ampia ha radici nel progressivo distacco delle cittadine e dei cittadini dalla politica, dai loro rappresentanti e dalle istituzioni che sono sempre più estranee alle loro esigenze e appaiono per lo più staccate dalla vita reale.

Anche in Italia siamo davanti ad una tempesta perfetta che ha scardinato la rappresentanza popolare in Parlamento. Infatti all'astensionismo si sono aggiunti una legge elettorale, il Rosatellum, con una larga quota di uninominale e il premio di maggioranza, e il taglio dei parlamentari,  che ha ulteriormente indebolito l'identificazione del rappresentato con il rappresentante. I dati definitivi non ci sono ancora, ma se alla destra come coalizione va il 45% si tratta sempre di un 45% di quel 64% degli aventi diritto. E quindi, a conti fatti, partiti votati da meno del 29% dell'elettorato decideranno delle sorti di tutti gli altri.
rappresentativa di chi e di cosa?

L'estrema destra ergerà barriere ai diritti e non tutelerà le fasce più deboli e meno rappresentate. Che leggi saranno approvate a proposito delle tasse? Quelle che favoriranno i ceti più ricchi. E sui migranti? Ci sarà ancora meno spazio per accoglienza e inclusione. I rappresentanti di Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia si sono già pronunciati su temi fondamentali, impegnandosi a combattere l'eutanasia e scrivendo un documento che definisce l'aborto come «la soppressione di una vita umana inerme e innocente». Che leggi verranno approvate per arginare la crisi climatica? Nessuna, i tre partiti sono di fatto appiattiti sulle ragioni e le convenienze delle aziende private. E i diritti del milione di giovani che sono nati e/o hanno studiato in Italia? Anche per loro “prima gli italiani”, come se non lo fossero. La lista sarebbe troppo lunga. Non c'è luce in fondo al tunnel, ma bisogna continuare a cercarla.

Pasquale Esposito

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