
Jair Bolsonaro ha vinto le elezioni presidenziali in Brasile con un grande vantaggio rispetto al suo sfidante Fernando Haddad: 55% vs 45% dei voti. Ha vinto non solo per gli errori del Partito dei lavoratori, non solo la voglia di far pulizia per la corruzione dilagante e per difendersi dalla crisi economica ma anche per le fake news che sono state inviate da WhatsApp. Il sessantatreenne neofascista all’annuncio della vittoria ha promesso di voler “difendere la Costituzione, la democrazia, la libertà” e “non è né la promessa di una festa, né la parola vuota di un uomo, ma è un giuramento davanti a Dio“. Un uomo che ha parteggiato per la dittatura, che calpesta i diritti umani, che vuole sfruttare al massimo l’Amazzonia, favorevole alla diffusione delle armi, omofobo difficilmente potrà difendere la libertà e la democrazia. Per i brasiliani più deboli saranno anni duri e la sua elezione sarà problematica per il mondo intero.
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