
Un monitoraggio – ad ampio raggio – dei social media fatto da Amnesty International Italia mostra che i toni della campagna elettorale sono “prevalentemente negativi”. Il monitoraggio ha coinvolto circa 150 attivisti che mostra come i contenuti pubblicati da parte dei candidati monitorati sono sprezzanti e carichi di odio nel 16% dei casi quando si parla di “minoranze religiose” (soprattutto la comunità musulmana) e nel 10% quando si parla di immigrazione. Andando nel dettaglio dei contenuti negativi si scopre che tutto ciò che ruota attorno al concetto di “immigrazione” «scatena la maggiore percentuale di polemiche sui social media, con il 78% di contenuti negativi. Seguono, poco distanti, “rom”, “minoranze religiose” e “donne”, col 77%, poi “lgbti” col 65%. Scorrendo ulteriormente la classifica verso il basso incontriamo “solidarietà” 61%, “povertà” 54%, “Europa” 47%».
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