
Nella conferenza stampa di ringraziamento Salvini, dopo aver ringraziato gli italiani che lo hanno votato (la Lega sopra il 32%) e la Madonna con un crocifisso nelle man, ci ha spiegato, con un tono da chi si sente vittima di bullismo mediatico, che in Europa l’aria, da ora in poi, è cambiata; che nel Governo nulla è cambiato perché il suo avversario è la Sinistra e in particolare il Partito democratico, che non chiederà poltrone, ministri o sottosegretari.
Il problema è che diverse delle cose non sono andate e non andranno nella direzione raccontata. La prima è che in Europa i Sovranisti sono cresciuti ma non hanno sfondato e né tantomeno ci sono, nemmeno lontanamente, i numeri per una maggioranza insieme a chicchessia per “dirigere” il Parlamento europeo. L’Italia rischia un livello di marginalizzazione ancora peggiore e che ci terrà lontani dalla sala di comando.
È difficile pensare che nel Governo non sia cambiato nulla e si andrà avanti. Forse non chiederà poltrone, ma come lui stesso ha detto bisognerà dare un’accelerata al famigerato Contratto di Governo e qui ha elencato la lista: dal regionalismo differenziato, alla flat tax, alle opere pubbliche, al decreto sicurezza, la Tav (un segnale considerata la vittoria di Cirio alle regionali in Piemonte) che … e molti di questi sono dei rospi che l’alleato M5S, assolutamente silente finora con un consenso sotto il 20%, dovrà ingoiare con il rischio di nuove e pesanti perdite di elettori. E quindi, se questo programma trova ostacoli, siamo sicuri che non cambierà nulla? Ci sarebbero forse i numeri per azzardare una votazione che porti all’alleanza con Fratelli d’Italia (dato ad oltre il 6%) e Forza Italia (intorno al 9%, sempre più marginale nel panorama politico italiano. Forse bisognerà aspettare l’uscita di Berlusconi con il quale Salvini non si vede da tempo?
L’unica certezza è che la Sinistra e il Pd in particolare sono suoi avversari. Zingaretti che ha arrestato la caduta del suo partito, sorpassando il M5S, ha detto: «noi siamo molto soddisfatti dell’esito elettorale e la scelta della lista unitaria del Partito democratico si è rivelata una scelta vincente soprattutto perché introduce una grande novità politica: il bipolarismo». Bah,
La Sinistra e i Verdi bisogna andare a Chi l’ha visto.
Pasquale Esposito
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