
La destra di Nuova democrazia (Nd) del premier Kyriakos Mitsotakis ha vinto a mani basse le elezioni in Grecia, doppiando il suo principale avversario Alexis Tsipras leader di Syriza. È andato ben oltre le previsioni della vigilia ma il 40,8% dei voti c 145 seggi non bastano a governare da soli come vorrebbe il premier. Alexis Tsipras si ferma al 20,1% e 72 seggi, molto al di sotto delle attese, mentre è il partito socialista Pasok-Kinal ad avere un buon risultato con l'11,5% dei voti, a seguire il Partito Comunista al 7,2% e il partito nazionalista Soluzione greca è al 4,4%. Non entrano in Parlamento MeRa25 di Gianis Varoufakis, l'ex ministro delle Finanze nel primo governo di Alexis Tsipras, Rotta di Libertà della sinistra populista fermo al 2,8% e l'altro partito nazionalista di destra, Greci per la patria.
È possibile che l'ex premier Alexis Tsipras, nonostante il suo impegno a riportare al centro i salari, i diritti, il settore pubblico per i servizi al cittadino paghi ancora lo stigma di aver firmato il con la Troika il Memorandum III nel 2015 che ha definitivamente messo in ginocchio le esistenze di persone e intere famiglie. Un “lavoro sporco” che solo la sinistra poteva fare lasciando il campo alle politiche della destra.
Alle urne sono stati chiamati circa 10 milioni di elettori, per la prima volta potranno votare i cittadini all'estero e si contano circa 439.000 giovani tra i 17 e 21 anni. Il Grecia il voto è obbligatorio tra i 17 e 70 anni e, anche se nessuno è stato mai sanzionato, non votare senza giustificato motivo si rischia una pena detentiva di un anno e un mese.
Si è votato con un sistema elettorale proporzionale con sbarramento al 3% e senza premio di maggioranza. I voti e i seggi dei partiti che non hanno raggiunto il 3% verranno ripartiti proporzionalmente tra gli altri.
Più esattamente dei 300 seggi totali del Parlamento, 285 vengono assegnati in proporzione ai voti, 12 da liste che non prevedono voti di preferenza, e tre dai greci all'estero.
Volendo governare da solo, Mitsotakis deve andare a nuove elezioni anche perché, questa volta, i giochi saranno fatti perché si voterà con una legge elettorale già approvata e che prevede un premio di maggioranza che assegna da 20 a 50 seggi in proporzione alle percentuali di voto ottenuti.
La campagna elettorale è stata dominata dai temi inerenti alla condizione economica, allo scandalo delle intercettazioni da parte del Governo Mitsotakis e alla strage susseguente all'incidente ferroviario di Tempi dello scorso 28 febbraio in cui morirono 57 persone, molti studenti universitari, e che aveva spinto a manifestazioni imponenti. Questa tragedia indusse, per motivi elettoralistici, a spostare dal 9 aprile al 21 maggio le elezioni.
La Grecia continua ad essere in una situazione difficile, economicamente e socialmente. Le risultanze del PIL mentono. Nonostante un aumento della stima, per il 2023, della Banca centrale ad un più 2,2%, al di sopra della media UE, che va aggiungersi al +5,9% del 2022, sono molte le persone che fanno fatica a vivere. E l'inflazione è una preoccupazione che ha accompagnato la campagna elettorale soprattutto per il divario tra gli aumenti di stipendi e salari e crescita dei prezzi. «Per fare un esempio, in Grecia nel quarto trimestre del 2022 il salario medio nominale è cresciuto del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tuttavia, durante lo stesso periodo, l'inflazione è stata dell'8,6 per cento. Di conseguenza, il salario reale medio è diminuito del 4,9 per cento» [1].
I greci pagano ancora le conseguenze della crisi del 2008 e degli anni di austerità imposta dalle istituzioni internazionali per fronteggiare il fallimento del paese. E «anche se la Grecia sta faticosamente risollevando la testa […], un terzo dei greci sostiene ancora di fare fatica a pagare le bollette ogni mese, una condizione aggravata dai picchi di inflazione dello scorso anno, e gli stipendi medi oscillano intorno ai 16mila euro contro i 20mila euro dell'era pre-crisi del debito» [2].
Secondo l'ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis a capo di Mera25-Alleanza per la rottura «ci sono circa un milione di prestiti scoperti che porteranno a centinaia di migliaia di sgomberi. Tutto affinché i fondi esteri, che hanno acquistato il debito greco al 3% del valore nominale, possano trarre vergognosi profitti dall'impoverimento della popolazione. La totalità della ricchezza pubblica greca è raccolta in un “superfondo” governato dai creditori del Paese. Stessa situazione per la nostra agenzia fiscale. Il debito nazionale è più alto che mai, a 400 miliardi di euro, e il debito privato ad altri 370 miliardi di euro. Mentre il nostro Pil è ancora molto al di sotto dell'inizio della crisi economica» [3].
Sembrava dai sondaggi pre-elettorali che l'incidente ferroviario e le rilevazioni sullo spionaggio interno potessero mettere alle corde Nuova democrazia e il premier uscente.
Lo scontro frontale tra un treno merci e un Intercity, al di là individuare l'esatta responsabilità, è figlio delle condizioni delle ferrovie, sicurezza dei viaggiatori inclusa, siano disastrose e per le quali le autorità greche avevano già ricevuto avvertimenti in più occasioni negli ultimi anni dall'agenzia ferroviaria dell'UE. UE che, però, ha di fatto autorizzato e sollecitato privatizzazioni e tagli al personale per diminuire il debito pubblico. Il Ministro dei Trasporti, Kostas Karamanlis «dieci giorni prima aveva detto al parlamento che non esistevano problemi di sicurezza. Dopo l'incidente si è dimesso. Ma il leader di Nd Kiryakos Mitsotakis ha deciso di ricandidarlo». E sulle responsabilità della tragedia era tutto riesploso qualche giorno fa quando «i familiari delle vittime hanno presentato una denuncia contro 17 tra esponenti politici e amministratori delle società coinvolte. Chiedono di indagare sugli ultimi 15 anni di gestione» [4].
Lo scandalo dello spionaggio interno va avanti da molti mesi tanto che il premier ha dovuto ammettere, in più occasioni, che in Grecia sono stati spiati personaggi attraverso il programma di ascolto Predator, di origine israeliana, anche se ha sempre negato di esserne a conoscenza. Le intercettazioni illegali hanno riguardato giornalisti, politici e militari.
Ma il voto ha dimostrato che la narrazione del governo sul miglioramento dell'economia, la diminuzione della disoccupazione, la gestione della pandemia, la crisi energetica a causa della guerra in Ucraina, la maggiore modernizzazione del paese ha prevalso sulla realtà delle condizioni economico-sociali, delle responsabilità politiche nell'incidente, dello spionaggio o della cattiva gestione negli incendi boschivi del 2021, «per i quali il Governo è stato costretto a chiedere scusa per la pessima gestione non hanno logorato Nuova Democrazia, né l'aumento del prezzo degli alloggi, che ha portato a un aumento degli sgomberi, né la mobilitazione di artisti e studenti contro i piani educativi conservatori, né le critiche alle espulsioni dei migranti. Nei momenti peggiori, i principali media, con una lunga tradizione di sostegno alla destra, sono sempre stati dalla parte dell'Esecutivo» [5].
Il Presidente della Repubblica darà l'incarico al vincitore, come previstot dallaCostituzione, che avrà tre giorni di tempo per concludere le consultazioni con gli altri partiti e formare una coalizione formare la coalizione. Se Mitsotakis rimettarà il mandato nelle mani del Presidente prima della scadenza dei tre giorni, il mandato verrà affidato Alexis Tsipras di Syriza e nel caso di esito negativo Nikos Androulakis leader del PASOK e terzo più votato. Poi elezioni anticipate a giugno o luglio con una scontata vittoria e maggioranza assoluta alla destra, con buona pace di una sinistra disunita e incapace di dare credibilità ad un progetto politico diverso.
Pasquale Esposito
[1] Elia Acciai, Grecia al voto tra risultati incoraggianti e problemi irrisolti, 19 maggio 2023
[2] Tonia Mastrobuoni, Grecia, urne aperte. Il premier Mitsotakis è favorito, ma potrebbe non riuscire a formare un governo. Ecco perché, 21 maggio 2023
[3] Giansandro Merli e Dimitri Deliolanes, Varoufakis (Mera25): «Il paese crolla. Bisogna rompere con l'austerity», 21 maggio 2023
[4] Giansandro Merli, La Grecia torna alle urne, ma rischia il binario morto, 21 maggio 2023
[5] Francisco Peregil e Hibai Arbide Aza, Alexis Tsipras, la única esperanza de la izquierda en Grecia para retomar el poder, 19 maggio 2023
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