
Chiunque vincerà queste elezioni regionali non potrà dire di rappresentare le cittadine e i cittadini della propria regione. Sarà ancora una volta, come successo per le politiche, una minoranza a vincere. La rappresentatività politica e, quindi, la democrazia sono monche, il resto è un arrampicarsi sugli specchi. L'affluenza alle urne alle 23 di domenica era ferma il 29,7% degli elettori. Possiamo dire che la scorsa tornata, nel 2018, si votava in un solo giorno e che le regionali coincidevano con le elezioni politiche, dove l'affluenza è tradizionalmente più alta. I partiti non hanno posto rimedio con i loro comportamenti né con leggi che possano arrestare questa sempre più vasta indifferenza. Anzi, a livello nazionale e locale, le leggi approvate hanno aggravato le cose con i vari premi di maggioranza e meccanismi maggioritari, che non hanno fatto altro che scardinare il principio della rappresentatività. Leggi scellerate per una politica e per un governo elitario.
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