Enrico Rava e Fred Hersch, The Song is You. Cronaca di un incontro felice

Fred Hersch e Enrico Rava

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Enrico Rava e Fred Hersch si trovano a suonare insieme per la prima volta nell'estate 2021 sul palco del Festival di Pescara. E scoprono immediatamente affinità inaspettate e forse impensabili.

Dopo un paio di apprezzate esibizioni a Umbria Jazz e al Padova Jazz Festival, decidono di testimoniare con un'incisione discografica questo inedito incontro tra flicorno e pianoforte, si ritrovano nel novembre 2021 a Lugano, all'Auditorium Stelio Molo della Radio Svizzera Italiana e, con la produzione di Manfred Eicher, il mitico fondatore dell'etichetta ECM (Editions of Contemporary Music), registrano The Song is You.

L'album contiene cinque standard (brani tratti dallo sterminato e ormai consolidato songbook americano e divenuti parte del repertorio di ogni musicista jazz), due brani originali e una libera ed estemporanea improvvisazione. Cimentarsi oggi con gli standard, dopo quanto realizzato dal pianista Keith Jarrett e dal suo Standard Trio con i sodali Gary Peacock al contrabbasso e John DeJohnette alla batteria dagli inizi degli anni 80 del secolo scorso al secondo decennio del 2000, è già di per sé un atto di coraggio. Jarrett ha in qualche modo costituito un punto d'arrivo insuperabile nella proposizione degli standard, fornendone spesso versioni assolute e definitive, tanto per approccio esecutivo quanto per modalità interpretativa.

Ma Rava ed Hersch non si lasciano spaventare dalla sfida e, in virtù della loro pluriennale esperienza e del loro comune amore per la tradizione, sempre accompagnato da una forte pulsione innovativa e dalla sorprendente scoperta di un'inaspettata complementarietà, riescono a trovare nuove angolature, insoliti incastri, originali cambi di prospettiva nella proposizione di brani che hanno conosciuto decine di versioni e di esecutori. E realizzano così un album lirico, poetico, malinconico, che ci mostra due artisti apparentemente tanto diversi in un delicato e raffinato momento di sintonia ed equilibrio.

Enrico Rava è uno dei jazzisti italiani più noti a livello internazionale. Nasce nel 1939 a Trieste ma cresce a Torino dove comincia a suonare da autodidatta. Nei primi anni sessanta va a vivere a Roma e ha modo di collaborare con i sassofonisti Gato Barbieri e Steve Lacy. Nel 1967 si trasferisce a New York dove, nel corso di una decina d'anni, collabora con musicisti del calibro di Lee Konitz, Pat Metheny, John Abercrombie, Joe Henderson, Joe Lovano e molti altri.

Nel 1972 incide il primo disco a suo nome (Il giro del giorno in 80 mondi) al quale faranno seguito oltre 60 incisioni sia come leader, sia in collaborazione con i più importanti jazzisti italiani quali, solo per citarne alcuni, Franco D'Andrea, Paolo Fresu, Renato Sellani, Stefano Bollani.

Fred Hersch nasce a Cincinnati nel 1955, comincia a suonare il pianoforte all'età di 4 anni e si appassiona al jazz durante gli anni del college.

Nel 1977 si trasferisce a New York e inizia a farsi conoscere da critica e pubblico per le sue numerose collaborazioni, fra le quali sono da citare almeno quelle con il trombettista Art Farmer, la sassofonista Jane Ira Bloom, l'armonicista Toots Thielemans e la cantante dei Manhattan Transfer Janis Siegel.

Nel 1993 Hersch incide il suo primo disco in piano solo (Fred Hersch at Maybeck). Seguiranno una cinquantina di album a suo nome e almeno altrettanti in qualità di sideman od ospite.

Fred Hersch è considerato da critici e colleghi un pianista estremamente originale e creativo ed è significativa anche la sua attività come compositore e didatta.

Enrico Rava Fred Hersch The song is youThe Song is You si apre con una struggente versione di Retrato em Branco e Preto, brano composto da Antonio Jobim nel 1965.

Il flicorno di Rava evoca la tromba di Chet Baker che abbiamo ascoltato e amato nel film Let's Get Lost di Bruce Weber, espone il tema con toccante malinconia e improvvisa disegnando sognanti melodie.

Hersch offre qui un primo esempio del suo stile di accompagnamento, sempre alla ricerca del corretto contrappunto a quanto esposto da Rava, e ci regala un misurato assolo di pianoforte durante il quale le mani destra e sinistra si intrecciano e si scambiano i ruoli con grande maestria e delicatezza.

Segue Improvisation, un brano, come esplicitato nel titolo, totalmente improvvisato nel quale i due musicisti sembrano ricercare un punto di contatto, un momento di condivisione che non riescono a raggiungere. Si tratta certamente del pezzo meno riuscito dell'album.

Ma l'inedita coppia di artisti si riprende immediatamente con il terzo brano, una sorprendente versione di I'm Getting Sentimental Over You di George Bassman, tutta giocata su un fraseggio sincopato e saltellante e su un accompagnamento ugualmente nervoso che gioca sapientemente su ritardi e anticipi.

Si resta nel campo degli standard con The Song is You di Jerome Kern.

La versione offerta da Rava ed Hersch è decisamente originale, soprattutto se confrontata con le versioni di Frank Sinatra che hanno reso famoso il brano. Da un inizio totalmente improvvisato emerge la melodia appena accennata dal flicorno e sottolineata, quasi inseguita da un ricco fraseggio del pianoforte che si stempera nel finale in una nuova breve parte improvvisata.

L'atmosfera “avanguardistica” di The Song is You si trasforma all'improvviso in una melodia cantabile e dal sapore quasi latino con Child's Song a firma di Hersch. Il brano, molto bello ed evocativo, conosce nella parte centrale un momento di malinconia, quasi un ricordo doloroso, ben descritto dal flicorno di Rava e supportato dal pianismo di Hersch, inizialmente cupo e ripetitivo, a tratti dissonante, quindi lirico e sognante nel recupero della melodia iniziale con la quale il brano si chiude.

Segue The Trial firmato da Rava, introdotto e quindi accompagnato da Hersch quasi come un'invenzione a due voci di bachiana memoria che si trasforma a tre voci con l'entrata in gioco del flicorno. Un breve riuscitissimo gioiello.

L'album si conclude con due brani di Thelonious Monk: Misterioso e Round Midnight.

Nel primo, dopo l'esposizione del tema all'unisono, Hersch rielabora la melodia monkiana giocando sulle angolature e le dissonanze che la stessa contiene. Quando subentra il flicorno di Rava il brano percorre atmosfere più libere, che oscillano dal blues al free, e si conclude con una breve e ironica riproposizione del tema.

La celeberrima Round Midnight è interpretata magistralmente in solitudine da Hersch il quale riesce nel non facile compito di rispettarne la melodia senza rinunciare a piccole ma efficaci variazioni armoniche.

The Song is You si chiude quindi con l'elegante ed evocativa atmosfera di Monk che ci riporta, quasi fossimo alla fine di un breve viaggio durante il quale i due musicisti ci hanno condotto per mano alla scoperta di parte dei loro mondi, alla struggente malinconia dell'inizio.

In conclusione, The Song is You è un album forse non sempre perfettamente riuscito ma estremamente elegante, coinvolgente, raffinato e sincero che ben documenta il felice incontro di due grandi artisti ancora capaci (mi riferisco soprattutto a Rava con i suoi 83 anni!) di regalarci emozioni con la loro musica.

GianLuigi Bozzi

genere: jazz
Enrico Rava e Fred Hersch
The Song is You
etichetta: ECM
data di uscita: 9 settembre 2022
brani: 8
durata: 00:42:44
album: singolo

ASCOLTA: Retrato em Branco e Preto

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