
Un documentario che voglia raccontare la storia del museo dell'Ermitage non può non raccontare la storia russa.
Il complesso dell'Ermitage è più di un museo esso rappresenta l'anima della nazione russa attraverso le generazioni.
Tra tutti i palazzi di San Pietroburgo che affacciano sulla prospettiva Nevsky, l'Ermitage contiene l'essenza stessa della città, a guidarci in questo stupefacente viaggio l'attore Toni Servillo che ci precederà attraverso le più maestose tra le oltre 3000 sale di cui è composto il palazzo e che attualmente accoglie e custodisce più di 3 milioni di oggetti d'arte di differenti epoche distribuite in oltre 30 km di percorso di visita.

Servillo ci racconterà la grande storia della fondazione della città di San Pietroburgo per farci comprendere l'anima della città a partire dalla fondazione voluta da Pietro Il grande nel 1703 che, giunto in una zona paludosa e deserta alla foce del fiume Neva sul mar Baltico, decise che li sarebbe sorta la città, la fondazione della quale costò la vita, a causa della fatica e del freddo, a 100.000 operai che vi lavorarono.
Il museo dell'Ermitage fu fondato da Caterina II nel 1764 è a lei, al suo carattere, alla sua ambizione e caparbietà che si deve l'acquisto delle prime 3 collezioni.
Il destino di Caterina è da lei autodeterminato, nata in una famiglia di Principi minori ai confini dell'impero prussiano, non desiderata dai genitori che avrebbero preferito un maschio, riesce grazie ai buoni rapporti della madre con la famiglia degli Holstein (Romanov) ad essere scelta come sposa per il nipote ed erede Carlo Pietro Ulrico, uomo grezzo e mediocre che Caterina sposerà, tradirà e destituirà.
Caterina II, ormai divenuta Caterina la grande, personaggio controverso, amante della filosofia, della letteratura, delle idee degli illuministi, desiderosa di circondarsi di opere d'arte, aspirava a rendere la Russia un Paese allo stesso livello degli altri Paesi europei non solo da un punto di vista militare, ma anche da un punto di vista artistico.
La Russia doveva essere grandiosa, per l'imperatrice ciò costituiva una priorità e da donna intelligentissima e assetata di potere quale era in 10 anni accumulò più di 2000 tele.

La collezione si arricchì anche di sculture tra le quali annoveriamo “Le tre grazie” di Canova e “il ragazzo accovacciato” di Michelangelo.
Nell'800 Alessandro I sconfisse Napoleone con grande orgoglio da parte dei suoi sudditi, e proseguì l'opera di Caterina acquisendo la collezione della moglie di Napoleone oltre a quadri di grande valore francesi.
Nicola I fece aprire il museo nel 1852 come primo museo pubblico da questo momento in poi non solo quindi solo a godimento della famiglia imperiale.
All'interno dell'Ermitage ritroviamo tutta la grande arte europea; da Leonardo da Vinci con la sue “Madonna Litta” e la “Madonna Benois” a Raffaello, da Van Eyck a Rubens, da Tiziano a Rembrandt a Caravaggio di quest'ultimo un'unica splendida opera è ospitata nel museo si tratta de “Il suonatore di Liuto” che dopo un accurato restauro mostra addirittura leggibili le note del suo spartito: un madrigale del compositore Arcadelt: “Chi potrà dir quanta dolcezza provo, Se la dura durezza in la mia donna, Voi sapete ch'io v'amo anzi v'adoro, Vostra fui e sarò mentre ch'io viva”.
L'intero mondo dell'arte russa ruota intorno al maestoso palazzo del museo, il documentario ci accompagnerà nel contesto storico che vide scrittori del calibro di Gogol ai poeti e scrittori del 900 Anna Achmatova, Vladimir Nabokov.
La rivoluzione bolscevica ebbe un grosso impatto sulle collezioni dell'Ermitage.
Il momento più difficile per la collezione museale fu quando il governo di Stalin decise di finanziare il progetto nazionale che prevedeva l'acquisto di trattori con la vendita di parte delle opere, privando il museo di inestimabili capolavori, molte opere finirono per sempre nella National Gallery of Art di Washington.
Il documentario ci porterà a rivivere il dramma del terribile assedio tedesco di Leningrado, durato due anni e mezzo che decimò la popolazione e che ancora oggi costituisce per ogni abitante di San Pietroburgo una pagina intima e sofferta in quanto ha coinvolto ciascuna famiglia della città.
Le collezioni per essere messe in salvo e sottratte al saccheggio dei tedeschi furono portare verso gli Urali.
Oggi l'Ermitage collabora con i musei di tutto il mondo è un importante centro di restauro dove gli specialisti hanno sia competenze scientifiche che artistiche. Il Palazzo d'inverno che unito ai palazzi ed al teatro costituisce l'insieme del complesso museale è ad oggi uno dei musei più grandi e con le più grandi collezioni del mondo e rappresenta pienamente quanto affermato dall'architetto italiano Renzo Piano : “Un museo è un luogo dove bisognerebbe perdere la testa”.
Adelaide Cacace
Ermitage. Il Potere dell'Arte
nelle sale 21, 22, 23 ottobre
produzione originale 3D Produzioni e Nexo Digital
in collaborazione con Villaggio Globale International e Sky Arte
in collaborazione con il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo e il suo Direttore Michail Piotrovskij
il patrocinio di Ermitage Italia e il sostegno di Intesa Sanpaolo
regia Michele Mally
soggetto Didi Gnocchi
sceneggiatura Didi Gnocchi e Giovanni Piscaglia
colonna sonora firmata dal pianista e compositore Dmitry Igorevich Myachin,
e con l'elettronica d'ambiente del sound designer Maximilien Zaganelli
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