
Nella regione del Tigray la guerra continua da quando il governo di Abiy, lo scorso novembre, ha inviato l'esercito per combattere le autorità regionali guidate dal Fronte popolare di liberazione del Tigray (TPLF). A livello internazionale non c'è un impegno serio per contrastare questa guerra. La Reuters riporta che ieri, secondo le testimonianze di un funzionario medico, un attacco aereo avrebbe ucciso almeno 43 persone nella città di Tagogon, nel Tigray, ha detto a Reuters un testimone oculare e un funzionario medico; bombardamenti che facevano seguito a scontri armati in corso negli ultimi giorni a nord della capitale regionale Mekelle. Oggi il governo dell'Etiopia ha sostenuto che negli attacchi non sono stati coinvolti civili, ma solo combattenti. Tutto questo mentre si sono svolte le elezioni parlamentari annunciate come il primo voto libero nella storia dell'Etiopia anche se boicottate dall'opposizione.
Secondo le Nazioni Unite la guerra ha provocato due milioni di sfollati e c'è il rischio di una carestia.
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