Eurolega al Real Madrid e in A1 fuori il centro-sud dai play-off

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Sarebbe stata la decima Coppa dei Campioni di Pallacanestro, adesso di Eurolega, contesa da due finalisti autorevoli: Fenerbahce, terza finale consecutiva e campione in carica, e Real Madrid. È stata assegnata ieri sera nella Stark Arena di Belgrado, satura di un tifo senza tregua, alla conclusione della finale tra le due migliori di Europa guidate da Zeljko Obradovic e Pablo Laso. Il Real aveva battuto in semifinale Cska Mosca mentre il Fenerbahce  lo Zalgiris Kaunas.

Anche un’autorevole rappresentanza della pallacanestro italiana si è esibita ieri, i nostri Datome e Melli del Fenerbahce  e l’arbitro internazionale Luigi Lamonica, mister decidere, che ha diretto il match coadiuvato dall’ucraino Borys Ryzhyk e dal lettone Olegs Latisev.

Gli italiani di questa fase finale dell’Eurolega si erano già distinti per aver arbitrato in precedenza la semifinale CSKA- Real Madrid, e per aver contribuito alla conquista della seconda finale consecutiva, Datome e Melli, nell’altro incontro Fenerbahce- Zalgiris.  Durante la gara però al Fenerbahce non è stato sufficiente un sontuoso Nicolò Melli autore di 28 punti ( suo record in Eurolega) e numerose giocate determinanti a tenere in partita la sua squadra.

Dopo un inizio favorevole ai turchi che vedeva Luca Doncic con sei punti consecutivi a rintuzzare  il Fenerbahce, i “Blancos” con Causeur, Doncic ed un Llull, quest’ultimo non particolarmente incisivo rispetto alle attese,  chiudevano avanti 40 a 38. L’esiguo vantaggio del Fenerbahce era tutto riconducibile agli interventi di un inspirato Nicolò Melli ed alle sue giocate  abili e responsabili.  Alla fine non risulteranno sufficienti per la conquista del secondo trofeo consecutivo anche se i segni che la gara avrebbe preso una direzione favorevole alle soluzioni individuate da Pablo Laso lo si intuivano quando i piccoli episodi, singolarmente insignificanti, iniziavano a risultare tutti favorevoli ai bianchi. È però l’antisportivo fischiato a Vesely, che le immagini televisive nascondono ai più ma che risulta essere un vero disastro per i suoi, che sembra dirimente per l’esito della gara. Le ultime iniziative dei turchi non ottengono l’efficacia cercata, questo malgrado i 5 falli di Doncic impediscano al Real di poter contare sul suo fuoriclasse diciannovenne  per gli ultimi 22 secondi più importanti della gara. Finisce 85 ad 80 per il Real e festeggiamenti e premiazioni per i suoi Causeur e  Doncic.

La finale per il terzo posto era stata assegnata ai lituani dello Kaunas Zalgiris vittorioso sul CSKA di Mosca 79 a 77.

Nel mentre ci si aggiudicava la Eurolega, nei play off per lo scudetto si assisteva alla definitiva, per quest’anno, uscita dell’unico rappresentante del centro sud ancora in gara. In gara quattro di semifinale uno splendido Flaccadori, buone notizie per la nazionale maggiore, conduceva la Dolomiti Energia Trento verso l’eliminazione della Sidigas Avellino. Per gli Irpini con questa partita sembra anche concluso il felice connubio con coach Sacripanti. In semifinale play off gli accoppiamenti saranno quindi Dolomiti Energia Trento  vs Umana Venezia, il remake della sfida scudetto dello scorso anno, e nell’altra parte del tabellone le già qualificate Armani Milano vs Germani Brescia.

Nel resto della penisola, mentre si intrecciano gli avvicendamenti per la nuova stagione attraverso campagne acquisti sempre più centellinate ed attente e conferme di iscrizione ai campionati sempre più incerte, non si osservano segnali di cambiamenti strutturali in grado di far guadagnare al movimento della pallacanestro, ed alla nostra Nazionale maggiore, quei segni di miglioramento di cui si ha vitale bisogno.

Per il momento ci si deve attaccare a qualche campanilistica iniziativa nei play off di A2 ed a infuocate conferenza stampa (Pozzecco nel post gara Fortitudo vs Tezenis Verona) dalle quali traspare sì attaccamento alla causa,  ma che sono anche indice di un nervosismo ormai diffuso che difficilmente porterà positività attraverso l’audience curiosa che comunque arriva. Magari però e solo questo quello in cui al momento possiamo sperare. Si attende qualcuno nel futuro dell’alta dirigenza che  si riveli particolarmente ispirato e, fuori dagli schemi attuali, possa  accorgersi che il movimento ha delle eccellenze a cui riferirsi, come mostrano ad esempio i Melli, Datome e Lamonica che hanno dato vita alla finale Eurolega di ieri. Potrebbe pensare, il dirigente ispirato, che far riferimento al coinvolgimento delle loro fulgide esperienze, come alle altre che pure ve ne sono,  possa portare idee e fatti che aiutino a migliorare l’individuazione dei criteri di quel cambiamento del quale la pallacanestro nazionale ha sicuramente un bisogno vitale.
Emidio Maria Di Loreto

 

Real Madrid – Fenerbahce 85-80 (21-17, 17-23, 25-15, 22-25)

REAL MADRID: Causeur 17, Randolph 3, Fernandez 5, Doncic 15, Reyes 6, Campazzo 0, Ayon 4, Carroll 8, Tavares 8, Llull 5, Thompkins 6, Taylor 3. Coach Pablo Laso.

FENERBAHCE: Thompson 0, Melli 28, Mahmutoglu 0 , Wanamaker 14, Sloukas 7, Nunnally 0, Guduric 0, Vesely 3, Kalinic 7, Muhammed 7, Duverioglu 8, Datome 4. Coach: Zeljko Obradovic.

Arbitri: Crew Chief Luigi Lamonica, Italia; Umpire 1 Borys Ryzhyk, Ucraina; Umpire 2 Olegs Latisevs, Lettonia.

 

 

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