
Qualche giorno fa è stato un concerto trasmesso in radio, forse su Radio Rai, ad avermi definitivamente imbrigliato con la loro musica e non ho potuto dilazionare ulteriormente la loro presentazione per i nostri lettori, spero prossimi ascoltatori dei Fast Animals And Slow Kids.
Il loro rock respira ampie boccate di suoni internazionali ma cantano bellamente in italiano, e non è così semplice da accordare. Arrivano da Perugia e lo scorso febbraio sono usciti con gli undici brani di Forse non è la felicità e, a cominciare dalla durata (oltre quarantasette minuti), non si sono tirati indietro nel comporre ciò che la loro esigenza espressiva evidentemente richiedeva.
È dal 2008 che Aimone Romizi, Alessandro Guercini, Alessio Mingoli e Jacopo Gigliotti suonano insieme macinando concerti affollati e chilometri per la penisola. L'anno dell'esordio è il 2011 con Cavalli prodotto da Andrea Appino (Zen Circus), nel 2013 pubblicano Hýbris (pronunciato “Iubris”) e dopo vari premi accumulati nel 2014 arriva Alaska. Continuano a riscuotere successi nella scena indipendente italiana e con Forse non è la felicità si candidando tra i migliori album di quest'anno.
Per riprendere il discorso internazionale, ma anche degli esordi, ascoltando Capire un errore l'urgenza del punk inglese è predominante fino allo stacco che introduce qualche movimento pop compresi leggeri tocchi di campanellini prima di tornare al galoppo di batterie e chitarre per la chiusura.
A voler un po' esagerare, ma ci sta per rendere l'idea, l'incipit di Asteoride ha il sapore di qualche ballata dei Pearl Jam e poi si alzano i toni e i ritmi che costantemente si cesellano con lievi divagazioni come la chiusura con un leggiadro arpeggio di chitarra
Che tanto arriverà
Stai pronto ad accettare
Il fondo del bicchiere
Gli avanzi di natale
Che tanto arriverà
Forte che fa male
Come un asteroide
Ma senza far rumore
Succederà

Sulla sponda del rock alternativo italiano troviamo Annabelle, anche qui una chiusura strumentale impreziosita da limpide chitarre in un'ambientazione quasi sinfonica, chitarre che fanno da tema conduttore in tutti gli andirivieni di ritmo e potenze.
Io provo tutto
Perché fisso la gente da anni
E quando colpisci
So già cosa provavano gli altri
Un bacio più intenso
La gonna che si sfila lenta
Le mani sul viso
Provo ancora di tutto qui al buio
E gli Zen Circus fanno la loro comparsa in un'altra bella canzone, Forse non è la felicità. Un rock robusto, energico, che non scende di tono, ancora una volta ben arrangiato e un cantato che assale le chitarre e non dà tregua.
Forse non è la felicità ciò che voglio
ma un percorso per raggiungerla
Non vi curate di noi e ascoltate!
Ciro Ardiglione
genere: alt-rock
Fast Animals And Slow Kids
Forse non è la felicità
etichetta: Woodworm Label/ Audioglobe
data di uscita: 3 febbraio 2017
brani: 11
durata: 47:34
album: singolo
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