Fratelli d’Italia al Mugello

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Rossi (MotoGp), (250) e (125) trionfano nel . Per Valentino settimo sigillo consecutivo su questa pista, seguito da e . Inatteso stop per Lorenzo, caduto dopo pochi giri dal via. Anche quest'anno il si conferma “casa Rossi”. Il pilota Yamaha domina la gara con la sicurezza dei tempi migliori: nessuna sbavatura, calo di concentrazione o spazi lasciati agli inseguitori per tentare il sorpasso.

E pensare che la partenza non era certo stata delle migliori: una pole position “bruciata” dal solito scatto felino di Dani Pedrosa che, questa volta, si trascina dietro Casey Stoner. Insomma, alla prima curva Rossi è solo quinto, preceduto anche da Loris Capirossi e Nicky Hayden. Ma, come detto già dalla seconda gara della stagione, la M1 quest'anno è decisamente la moto più in forma e Rossi ci impiega solo tre tornate per prendere la testa della corsa.

Da qui, giro dopo giro, Rossi costruisce il proprio trionfo, il settimo di fila su questo circuito e il primo per la Bridgestone al Mugello, patria incontrastata delle Michelin. La vittoria consente a Rossi, inoltre, di staccarsi leggermente dai suoi inseguitori (+ 12 punti su Pedrosa, + 18 su Lorenzo) anche se è davvero troppo presto per iniziare a fare i conti, come del resto ammette lo stesso Rossi. “E' stata una bella gara. Oggi avevo un pacchetto vincente ma il campionato è lungo e dobbiamo essere concentrati fino alla fine” .

La supremazia della Yamaha ha comunque permesso al “Dottore” di lasciarsi alle spalle senza troppe preoccupazioni la lotta per il secondo posto, una questione tra il rinato Stoner e un sempre concreto Pedrosa. La spunterà l'australiano che – almeno per questa gara – è sembrato tornare quello dell'anno scorso e, sebbene non abbia mai dato l'impressione di poter insidiare Rossi, non ha mollato fino alla bandiera a scacchi. “Nel decimo giro – quando era secondo – ho spinto troppo e sono arrivato un po' lungo –  ha commentato Stoner al termine della corsa  – Non so come sarebbe andata a finire senza quell'errore perché nella seconda parte della gara mi sentivo molto meglio sulla moto e sono andato forte”. [1]

Un secondo posto quindi che rappresenta una bella iniezioni di fiducia per Stoner – arrivato qui dopo la cocente delusione di Le Mans – e parole che suonano come la promessa di una battaglia che si svolgerà già domenica prossima sulla pista di Barcellona teatro, nel 2007, di un bellissimo duello tra lui, Rossi e Pedrosa.

Proprio lo spagnolo, in attesa della gara domestica, si accontenta del terzo posto raggiunto al termine di una gara da “ragioniere”, condotta pensando forse più ai punti mondiali che a superare i due piloti che lo precedevano. Sicuramente la caduta di Jorge Lorenzo, con il quale Pedrosa condivideva la seconda posizione mondiale prima del Mugello, ha fatto intravedere al pilota iberico la possibilità di staccare il “rivale”. Da qui una gara senza rischi.

Troppi, invece, quelli presi da Lorenzo che al sesto giro si sdraia nella ghiaia, concludendo nel peggior modo possibile un week end molto faticoso, tormentato dallo scarso feeling con il circuito.  In diretta TV Lorenzo si è assunto la piena responsabilità per la caduta e si è scusato con il team. Ammirevole.

Chi invece difficilmente scorderà questo fine settimana è Alex De Angelis, quarto, capace di rimontare dall'ultima posizione dopo la pessima partenza – “mi sono voltato, c'era solo la safety car” – grazie a una gara tutta all'attacco che, se fosse finita qualche giro dopo,  avrebbe potuto anche vederlo sul podio.

Il trionfo di Rossi nel Gran Premio d'Italia è arrivato dopo quello di Marco Simoncelli nella 250 e di Simone Corsi nella 125. Per Simoncelli si è trattato della prima vittoria in assoluto, fortemente voluta e conquistata con i denti visto la palese inferiorità della sua moto. Peccato per quel cambio di traiettoria repentino in rettilineo che lo ha portato al contatto con Barbera e alla conseguente rovinosa – e pericolosissima – caduta dello spagnolo a 250 chilometri orari, per fortuna senza conseguenze.

Corsi invece ha compiuto una manovra da maestro, “tirando” una staccata straordinaria che gli ha consentito di tagliare il traguardo per primo e di riagguantare la testa del mondiale – in coabitazione con il francese Mike di Meglio – dopo due gare decisamente sfortunate.

Ma… un attimo. Prima di darci appuntamento alla settimana prossima a Barcellona vorrei tornare un secondo alla MotoGp e lanciare una riflessione: Rossi ha vinto tre gare di fila, dominando nelle ultime due. Pacchetto perfetto, gomme straordinarie, moto che va come una scheggia, avversari costretti a guardare.  Tutto ok, solo che… dove sono coloro che l'anno scorso, quando a dominare erano invece la Ducati e Stoner parlavano – nell'ordine  – di : 1) serbatoio irregolare per la Ducati ; 2) introduzione del monogomma, perché non era possibile che gli pneumatici- guarda caso gli stesso che quest'anno usa Rossi –  condizionassero così un campionato: 3) “uccisione” dello spettacolo perché Stoner in testa dai primi giri è un po' noioso….

Come diceva una nota pubblicità “Meditate gente, meditate”

Alessandra Rossi

[1] La Gazzetta dello Sport, 2 giugno 2008

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