
Il G20 non ha fatto sostanziali passi in avanti nella lotta al riscaldamento globale. Eppure gli scienziati dell'ONU hanno già spiegato che con le politiche attuali la temperatura crescerà di 2,7 °C e le conseguenze saranno catastrofiche. E con il riscaldamento globale ci stiamo avvicinando ad un punto di non ritorno. Ma il documento finale del G20 non fissa una data per il raggiungimento delle emissioni nette a zero di carbonio. In Cina, India, Russia e Arabia Saudita presumibilmente avverrà nel 2060. Ma non pensiamo che questa sia una responsabilità solo loro perché negli USA sono 15,24 le tonnellate metriche di emissioni di CO2 pro capite contro le 7,14 in Cina e le 1,8 in India (Banca Mondiale, 2018. La dichiarazione finale del G20 introduce l'impegno a fermare il finanziamento della produzione di energia elettrica a carbone all'estero entro fine 2021, ma non fissa una data per l'eliminazione dell'energia a carbone. Come non c'è una data per l'eliminazione graduale dei sussidi ai combustibili fossili e stessa cosa sull'uso del metano. E ora tutti a Glasgow per la COP26. Ma per fare cosa?
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