
Il G7 di Liverpool è pieno di avvertimenti, prima di tutto alla Russia per l'escalation in Ucraina, e poi alla Bielorussia e alla Cina per il suo modello coercitivo di espansione economica. Per l'Iran si spera che i colloqui riprendano seriamente perché potrebbe essere l'ultima opportunità. Si legge nel comunicato del G7 che “la Russia non deve dubitare del fatto che ulteriori aggressioni militari contro l'Ucraina comporteranno enormi conseguenze e gravi costi”. I servizi USA stimano in 175.000 i soldati ammassati al confine con l'Ucraina e si continua ad ipotizzare un'invasione russa con un'annessione come già avvenuta per la Crimea. Da Mosca si continua a ripetere che non c'è nessun invasione all'ordine del giorno e anzi sostengono che è in atto un tentativo espansionistico della NATO che minaccia direttamente la Russia che potrebbe vedere missili in territorio ucraino. Mosca ricorda che la NATO non ha rispettato le promesse fatto nel 1991 quando crollò l'Unione Sovietica.
Sabato 11 dicembre Biden alle domande dei giornalisti americani su un eventuale invio di truppe in Ucraina ha risposto che l'idea non è mai stata presa in considerazione.
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