
Dopo una campagna elettorale partita all'ombra della tensione con la Corea del Nord e giocata per lo più sul terreno della capacità di crescita della potenza militare giapponese, il Primo ministro Shinzo Abe ha stravinto le elezioni da lui convocate anticipatamente. Il controllo delle due Camere gli consentirà di dare l'ultimo e decisivo taglio alla Costituzione pacifista. Il suo obbiettivo è quello di modificare l'articolo 9 della Legge fondamentale del 1947 che obbliga il paese alla rinuncia totale al mantenimento di un esercito regolare. Dopo aver fatto approvare la nascita delle forze di autodifesa giapponesi, che possono intervenire all'estero a protezione degli alleati, ora si vogliono dare maggiori poteri al governo su queste forse. E la pace si allontana.
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