
Uno dei giorni più problematici per milioni di inglesi, il giorno in cui si è votato per la Brexit (era il 23 Giugno 2016) diventò, per le Goat Girl, uno di quelli più fortunati, perché firmarono per la Rough Trade Records.
Fino ad allora erano un fenomeno circoscritto nel sud di Londra dove suonavano il loro post-punk in tutti i localini della zona. Poi si trovarono improvvisamente a far da spalla ai Fall, erano con loro la notte dell’ultimo spettacolo la sera prima della morte di Mark-E-Smith.
Dal primo singolo del 2016 al primo album passano due anni: l’omonimo disco d’esordio riflette l’inclinazione politica delle ragazze, rabbia contro la Brexit e testi feroci contro il decadimento del loro paese e musicalmente orientate verso un selvaggio post-punk e garage psyche. Il disco d’esordio registra un inaspettato successo e la band viene celebrata, vista anche la giovanissima età, come una grossa promessa.
Lottie Cream (voce, chitarra), L.E.D. (chitarra, voce) Holly Hole (basso, in sostituzione dell’ex membro Naima Jelly) e Rosy Bones (batteria), le Goat Girl ora si sono presentate con il nuovo disco ed in solo due anni hanno fatto passi da gigante.
Delle 19 canzoni del primo disco che al massimo duravano due minuti, si passa alle 13 di Goat Girl e la frenesia che rendeva il debutto cosi memorabile si trasforma dando più spazio alle canzoni, ma senza perdere l’energia e con essa una abilità imprevedibile e un grande slancio emotivo.
Le nuove composizioni hanno melodie più delicate ma sempre pronte ad esplodere visto che le questioni trattate sono sempre politicamente scorrette e si va dal benessere mentale alla solidarietà, dall’ingiustizia sociale alla crisi climatica, praticamente tutto il mondo che le circonda.
Le armonie lo-fi vengono rese più accattivanti con l’inserimento di synth e ritmi di sax che a volte sprofondano verso il jazz.
I momenti migliori sono Pest, P.T.S Tea, Jazz (In the Supermarket) e A-Men, ma tutto il disco viaggia su livelli molto alti.
Un’evoluzione da ricordare, sono sulla buona strada per essere tra le band indie più singolari e interessanti e “On All Fours” tra le cose migliori di questo 2021.
Cesare de Stefano
genere: post-punk
Goat Girl
On All Fours
etichetta: Rogh Trade Records
data di uscita: 29 gennaio 2021
brani 13
durata: 00:54:37
album: singolo
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