
I contrasti, anche duri, tra i partiti che sostengono il Governo Draghi non sono mai mancati, nemmeno di recente. Ma l'invasione russa dell'Ucraina e i provvedimenti ad essa collegati, invio di armi e aumento delle spese militari rischiano di produrre altre lacerazioni. E in questi casi si potrebbe rischiare l'esistenza stessa del Governo Draghi. Forse per eliminare occasioni di scontri ulteriori si sta rimandando o rallentando l'attività legislativa più importante. Infatti, ad esempio, l'approdo alla Camera della riforma del Csm è slittata all'11 aprile dove ci sono già differenze tra M5S, Pd e ministra della Giustizia Marta Cartabia da una parte e il centrodestra dall'altra. Rallenta il disegno di legge della Concorrenza; anche sulla delega fiscale si prenderà tempo dove c'è sempre la questione della flat tax agli autonomi; rimando anche del decreto bollette su energia elettrica e gas, anche se in quest'ultimo caso c'è stato un ricompattarsi dei parlamentari per spingere verso l'approvazione che dovrebbe prevedere uno snellimento burocratico per le energie rinnovabili.
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