
Draghi da una parte spinge per il prolungamento dello stato di emergenza e poi, come se non fosse un'emergenza, c'è l'intenzione, oramai sembra prossima al verificarsi, di sbloccare i licenziamenti. La drammaticità delle condizioni sociali del paese sono state ulteriormente evidenziate dai dati ISTAT sulla povertà. I sindacati continuano a chiedere una proroga generalizzata dei licenziamenti fino ad ottobre, ma hanno già convocato delle manifestazioni per sabato 26 giugno. La Confindustria è determinata per la soluzione del Governo che, con il ministro del Lavoro Andrea Orlando, non è al momento disponibile ad un nuovo decreto che supererebbe quanto già deciso: blocco fino ad ottobre per le piccole e medie imprese e ripresa dei licenziamenti per quelli con Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO) dal primo luglio. I partiti del centro sinistra divisi e la destra dalla parte delle imprese. Le stime parlano di circa 70.000 licenziamenti dal 1 luglio.
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