
Continua a salire la tensione tra Gran Bretagna, con il sostegno pieno di USA Francia Germania e un'Italia molto defilata che ha visto il Presidente del Consiglio Gentiloni chiamare oggi la Premier britannica, e Russia accusata di essere mandate ed esecutore dell'attentato di Salisbury.
Le lancette sembrano tornare decenni addietro. Anzi Robert Harris, autore di romanzi storici e spy-story, in un'intervista a Antonello Guerrera su Repubblica esaminando la situazione sostiene che «siamo estremamente vulnerabili, come nel 1914 a Sarajevo: un qualsiasi gesto violento può scatenare la catastrofe».
L'attentato di domenica 4 marzo a Salisbury con un terrificante agente nervino usato per assassinare l'ex spia russa Serghei Skripal e sua figlia Yulia è un atto inaudito. Theresa May spalleggiata dal capo del Foreign Office, Boris Johnson, alla Camera dei Comuni, ha deciso l'espulsione di 23 diplomatici russi e un'altra serie di iniziative. Il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov ha definito “immondizia” e ha respinto al mittente le accuse e aspetta di vedersi consegnato le provette con la sostanza trovata dagli specialisti dell'antiterrorismo.
Gran Bretagna, Francia, Germania e Usa hanno firmato una dichiarazione che di fatto incolpa la Russia per cui “la non risposta della Russia alle legittime richieste del Regno ne sottolinea la responsabilità“. Macron affermando di volere mettere in campo delle misure contro Mosca.
Gli USA dovranno muoversi nella stessa direzione, nonostante, pensiamo, la posizione personale di Trump non sia proprio quella di allargare lo scontro con la Russia, soprattutto dopo questi mesi in cui sono stati il convitato di pietra a Washington.
Ma tutta la questione di questa nuove e diversa Guerra fredda necessiterebbe di risposte, chiarimenti su alcune osservazioni.
Un servizio segreto così efficiente come quello russo come mai avrebbe lasciato tracce così evidenti e per giunta di un gas nervino? Del resto la stessa premier aveva affermato che il ruolo della Russia è “altamente probabile”. Perché i servizi russi avrebbero organizzato un attacco così pericoloso contro una ex-spia scambiata nel passato per accordi presi?
Perché nessun provvedimento serio è stato intrapreso contro quel fiume di denaro russo che da diversi anni ha inondato l'Inghilterra e Londra (Londongrad) in particolare facendo letteralmente impazzire il mercato immobiliare della capitale. Sono circa trenta miliardi di sterline, senza contare gli investimenti nelle banche che sono arrivati in Gran Bretagna e che toccano molti affari dalle squadre di calcio alle banche. E non sempre la provenienza è trasparente.
Altra questione da capire è come mai non si parla, tra i provvedimenti, delle importazioni di gas russo.
E non è il caso di riaprire qui la questione delle prove inesistenti per la Guerra contro l'Iraq.
Pasquale Esposito
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