
Undicesimo giorno di guerra in Ucraina. Senza sosta morte e distruzione. La catastrofe umanitaria diventa sempre più ampia: 1,5 milioni di rifugiati in fuga. Il Comitato Internazionale della Mezzaluna Rossa ha dichiarato che a Mariupol la situazione è enormemente “terribile”. Il capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, T. Adhanom Ghebreyesus, ha confermato gli attacchi a “diversi” centri sanitari, causando molteplici morti e feriti. Russia e Ucraina si sono accusati vicendevolmente per il mancato cessate il fuoco di sabato che avrebbe consentito ai civili di evacuare dalle città sotto assedio dell’esercito russo, Mariupol e Volnovakha. I funzionari del consiglio comunale di Mariupol affermano che il cessate il fuoco temporaneo è previsto per oggi fino alle 21:00 ora locale.
Kiev continua a chiedere caccia e sistemi di difesa aerea e una “no-fly” zone da parte della NATO.
Altre aziende come Mastercard e Visa lasciano il mercato russo allargando il sistema delle sanzioni. Rappresentanti ucraini hanno dichiarato che altri colloqui sono stati fissati per lunedì, ma dalla Russia non c’è una conferma definitiva.
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