
Ancora guerra. Sono trascorse due settimane dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina e non ci sono ancora le condizioni per un cessate il fuoco. Ieri anche un ospedale con tre civili morti , secondo funzionari ucraini, è stato bombardato nella città assediata dall'esercito russo di Mariupol. L'UNHCR, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha registrato 2.316.002 rifugiati oggi 10 marzo, 160.731 in più rispetto a ieri. Da qualche ora si è concluso l'incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba ad Antalya in Turchia, Nessun progresso concreto è stato raggiunto. Kuleba ha affermato di non aver avuto nessuna promessa da Lavrov per un cessate il fuoco per consentire agli aiuti di arrivare i civili ed in particolare l'evacuazione di centinaia di migliaia di persone intrappolate a Mariupol. Lavrov, nel frattempo, ha affermato che la Russia vuole continuare i negoziati e Putin non rifiuterebbe un incontro con Zelenskyy. Lavrov continua a sostenere che l'invasione dell'Ucraina non sarebbe iniziata se l'Occidente non avesse respinto “la nostra proposta sulle garanzie di sicurezza“.
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